Boldini Giovanni
1842/ 1931
dipinto

tavola/ pittura a olio
cm, cm 40, (la) 43,5 (la) 28, (a) 29 (a) 7,5 (p)
cassetta
sec. XIX (1897 - 1897)
n. 1391
Secondo la vedova Cardona (prima fonte biografica) e la letteratura (cfr. Dini e Dini, p. 286), Boldini si reca nel 1897 a Besançon, ospite dei coniugi Veil-Picard occasione nella quale pare abbia realizzato il ritratto della signora Olga. Nonostante la data 1897 apposta sulla tela dallo stesso artista, Olga Veil-Picard fu effigiata l'anno precedente dato che la sua effigie fu esposta a Pittsburgh nell'autunno del 1896, prima quindi della presentazione al Salon du Champ de Mars nella primavera successiva. Il ritratto del giardiniere dei Veil-Picard risale probabilmente a questo frangente ed è realizzato all'interno del coperchio della cassetta del pittore.
Questa singolare “decorazione” colpisce per l’altissimo livello pittorico e l’evidente estemporaneità: al di là dell’inconsueto utilizzo della valigetta, dove sono riposti i colori, vaschetta e pennelli tuttora lì custoditi, Boldini riesce a restituire, con una pittura che ricorda la fase macchiaiola, i caratteri salienti dell’uomo dalla stazza corpulenta. Seduto su una panchina, mentre tiene la sigaretta tra le dita, l’uomo a servizio dei Veil-Picard si presta alla posa senza alcuna affettazione diventando protagonista di una delle opere più vere e sincere dell'artista, molto distante dall’allure cosmopolita dei suoi ritratti ufficiali.