tela/ pittura a olio
sec. XIX (1876 - 1876)
L'incompiuta “Machine de Marly” di Boldini rivela uno stretto rapporto con l'omonima veduta realizzata da Sisley nel 1873 e probabilmente esposta alla prima mostra degli impressionisti l'anno successivo, occasione in cui potrebbe essere stata notata dall'artista ferrarese. Entrambi i quadri raffigurano lo stesso edificio a mattoni bianchi e rossi: un complesso sistema idraulico a pompa che alimentava con l’acqua della Senna le fontane del parco del sobborgo parigino di Marly e della reggia Versailles. La “macchina” di Marly è presa da angolazioni e distanze diverse, ma sono molti i punti in comune nei due paesaggi: “in particolare la riva erbosa che taglia in diagonale il primo piano e l’esclusione della struttura secondaria, a sinistra di quella di mattoni, che, data l’ampiezza dell’inquadratura, sarebbe stato logico vedere” (Lees 2009, p. 34).
Il dipinto è stato a lungo registrato nei cataloghi col titolo "La Senna a Bougival" poiché confuso con un altro paesaggio appartenuto a Jean-Baptiste Faure e menzionato dal critico Diego Martelli in occasione della vendita all’asta della collezione del celebre baritono nel 1878.
Per l'acquisto dell'opera si veda la delibera del Consiglio Comunale del 14/12/1979 prot. gen. n. 13545/79 (copia in Archivio GAMC).