Baldaccini César detto César
1921/ 1998
stampa

carta/ litografia
mm 420 (la) 560 (a)
foglio 700 x 500 mm
sec. XX (1960 - 1980)
n. 4243
Artista poliedrico e sperimentatore di svariate tecniche che gli consentono ampia libertà di espressione, negli anni Sessanta realizza una serie di “compressioni controllate” di oggetti metallici e plastici, che diventeranno rappresentative della sua ricerca estetica; nello stesso periodo aderisce alla corrente del Nouveau Réalisme, di cui fanno parte artisti come Arman, Yves Klein, Martial Raysse, Jean Tinguely, Pierre Restany, che sostiene le “nouvelles approches perceptives du réel”.
In una conversazione raccolta da Jean-Luc Chalumeau, pubblicata in "opus international", n° 120 (luglio-agosto 1990), César si dichiara fondamentalmente un autodidatta che trae ispirazione a livello istintivo, riconoscendo però l’impossibilità di inventare dal nulla. Nel suo caso l’eredità artistica proviene dal Dada, da Duchamp, dai surrealisti.
Famoso per le realizzazioni, anche pubbliche, delle “espansioni” in poliuretano (dal 1967 a metà circa del decennio successivo), César si interessa anche alle possibilità grafiche-segniche ottenibili tramite le incisioni, confermando la versatilità del suo linguaggio e l’attenzione verso la tecnologia dei processi artistici.