viale Matteotti
Bondeno (FE)
Data di costruzione / dismissione: 1912 - 2005
Lo zuccherificio fu costruito fra il canale di Burana, collettore delle acque alla Botte Napoleonica, e il tracciato ferroviario, in un punto in cui il canale e la ferrovia correvano paralleli. Lo stabilimento, costruito tra il 1911 e il 1912, era costituito da un fabbricato principale e dagli attigui locali macchine, locali caldaie, dal forno a calce e dal forno nero. La struttura era in mattoni e riceveva luce da tre ordini di aperture ad arco ribassato. I fumi prodotti durante la lavorazione venivano scaricati da una ciminiera alta circa cinquanta metri. Altri edifici si trovavano entro il perimetro dello stabilimento ed ospitavano i depositi per lo stoccaggio delle bietole, le officine, le vasche, gli uffici e l’abitazione del direttore. L’acqua necessaria alla lavorazione veniva attinta dall’antistante canale di Burana, mentre la forza motrice era fornita da alcune caldaie a vapore. I macchinari erano di costruzione cecoslovacca come i tecnici responsabili della loro installazione. Dal 1902 si cominciò a discutere dell’opportunità di costruire uno zuccherificio secondo quanto auspicato da numerosi agricoltori locali. Le trattative per la costruzione dello stabilimento furono condotte, a partire dal 1911, da Federico Schiaffino in qualità di amministratore delegato della Società Saccarifera Genovese. Il carteggio tra la società ed il Comune di Bondeno iniziò nel novembre dello stesso anno e nel 1912 lo stabilimento fu completato. Un anno dopo, nel 1913, vennero realizzati due magazzini di deposito per le polpe essiccate e lo zucchero, tre forni per l’essiccazione delle polpe ed un fabbricato per la lavorazione dei foraggi melassati. Nel 1916 sulla riva del canale di Burana, davanti all’ingresso dello stabilimento, venne realizzata una piarda per lo scarico dei barconi, collegata con un sottopassaggio al piazzale dello zuccherificio. Nell’ottobre del 1918 la ragione sociale fu modificata in Società Saccarifera Lombarda con sede a Milano. Lo zuccherificio, passato in seguito alla Eridania Zuccherifici Nazionali, ha subito alcune trasformazioni che tuttavia non hanno modificato l’assetto originario, sia per la presenza delle strutture murarie del fabbricato principale per la lavorazione degli zuccheri che per la disposizione generale degli edifici, cui si aggiunsero nuovi magazzini di deposito delle bietole nel 1959 ed una palazzina degli uffici realizzata nel 1969. Lo stabilimento, dismesso nel 2005 al termine dell’ultima campagna saccarifera, è stato demolito nel 2009. L’area dell’ex zuccherificio, acquistata da un gruppo privato di trasporti, è attualmente utilizzata come snodo logistico per il mercato dell’auto.