via XX Settembre
Codigoro (FE)
Data di costruzione / dismissione: 1898 - 1975
Nel 1883 Francesco Cirio acquistò dalla Società Bonifiche Ferraresi alcuni terreni torbosi nei pressi di Codigoro e l’anno successivo costituì la società che prese il suo nome. Nel 1885 un’epidemia di colera scoppiata nella zona condizionò profondamente il piano di sviluppo della Società Anonima Agricola Cirio che ritenne di ricorrere alla costruzione di uno zuccherificio per reagire alla crisi che si profilava. Nel 1899 un gruppo di imprenditori liguri cui si aggiungeva il rappresentante ferrarese della ditta Pacifico Cavalieri, sottoscriveva a Genova l’atto di registrazione della Eridania Zuccherifici Nazionali. La nuova società acquistò immediatamente il terreno in località Lamberta di proprietà di Francesco Cirio, su cui era in avanzata fase di realizzazione lo zuccherificio. Il perimetro era delimitato dalla strada provinciale, dal Po di Volano, dal canale della bonifica e dalla proprietà agricola gestita dalla Società La Codigoro che per contratto avrebbe coltivato centinaia di ettari di terreno vendendo le barbabietole allo stabilimento. Tale contratto fu stipulato da Giovanni Battista Negrotto, socio fondatore dell’Eridania Zuccherifici Nazionali ed amministratore della Società La Codigoro. Nello stesso anno lo stabilimento entrò in funzione, affrontando un avvio difficoltoso, determinato probabilmente dall’inesperienza dei lavoratori, dalle polemiche con La Codigoro e con alcuni tecnici tedeschi che avevano installato gli impianti. La produzione rimase in perdita sino al 1903 e gli scioperi del 1909 costrinsero lo stabilimento ad una chiusura temporanea. Tuttavia il ciclo riprese con vigore e nel 1911 raggiunse una produttività tale che, due anni dopo, la società proprietaria decise di fermare l’impianto dato l’eccesso di produzione. Uno dei depositi dello zuccherificio venne danneggiato durante il primo conflitto mondiale ma l’impianto proseguì la propria attività sino al secondo conflitto, dal quale uscì incolume, riprendendo la produzione nel 1946. Lo stabilimento ha definitivamente interrotto la propria attività nel 1975 e, dopo un lungo periodo di abbandono, attende ancora un intervento di recupero.