via della Beverara
Bologna (BO)
Data di costruzione / dismissione: 1887 - 1966
La fornace situata sul lato occidentale del Canale Navile, nel tratto compreso tra il sostegno Battiferro ed il sostegno Torreggiani, venne costruita nel 1887 da Celeste Galotti. Nello stesso anno iniziò la produzione un impianto con forno Hoffmann a sedici camere, al cui progetto lo stesso Galotti apportò modifiche innovative. Bocche del fumo poste sulle pareti esterne, conformazione della volta adatta alla cottura delle tegole piane, uso della carta paglia in luogo dei divisori in ferro tra le camere di cottura, migliorarono il ciclo produttivo della fornace nella quale erano occupati, senza interruzione durante il periodo invernale, circa duecentocinquanta operai. Nel 1891 una relazione della Camera di Commercio attestava la distribuzione dei prodotti Galotti oltre il mercato locale bolognese, terrecotte venivano infatti fornite per le stazioni di Bologna, Ferrara, Ravenna, Pistoia e Cremona, per le linee ferroviarie Lombarde e per il mattatoio di Roma. La disponibilità di argilla e le richieste del mercato portarono alla costruzione di un secondo forno Hoffmann, in seguito demolito, il cui basamento è ancora visibile nel cortile interno della struttura. Di tale forno a ciclo continuo restava, secondo un inventario redatto nel 1935, soltanto la lunga tettoia in muratura. Nel 1907 si rese necessaria la realizzazione di un forno intermittente per la cottura dei materiali verniciati a fuoco. Dopo la sua definitiva chiusura, avvenuta nel 1966, la fornace è stata abbandonata per lungo tempo. Ceduta al Comune di Bologna nel 1980, al termine di un intervento di recupero completato nel 1992, è divenuta sede del Museo del Patrimonio Industriale.