via Azzo Gardino
Bologna (BO)
Data di costruzione / dismissione: 1884 - 1974
Negli anni tra il 1806 e il 1808, il macello pubblico di Bologna venne trasferito per editto napoleonico in un terreno a ridosso del Porto Navile. Alla fine dell’Ottocento si rese necessaria la costruzione di un nuovo impianto, iniziata nel 1883 e portata a termine nel 1884 su progetto di Filippo Buriani, negli anni in cui il futuro direttore dell’Ufficio Tecnico Comunale progettava molte altre opere pubbliche della città. Filippo Buriani, costruendo insieme ad Andrea Priori nuovi volumi dal segno incisivo, realizzò con metodo alcuni edifici inseriti tra il Canale Cavaticcio e le mura, accanto alla Salara, ricorrendo quale motivo unificante all’uso del mattone. Nel corso del Novecento, per affrontare le mutate esigenze produttive, furono aggiunti alcuni edifici accanto a quelli originari. Dopo la chiusura del macello e il trasferimento nella nuova sede, avvenuta nel 1974, il complesso è stato a lungo utilizzato come deposito comunale. Oggetto di un concorso nel 1984, è stato inserito in un programma di riqualificazione urbana nel 1999. Dopo un intervento di recupero terminato nel 2001, il macello è diventato sede della Cineteca Comunale di Bologna e di laboratori del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.