Villa Saffi
Via Firenze, 164
Forlì (FC)
manifattura italiana
porta

legno/ pittura,
metallo
cm 112 (la) 223 (a) 4 (p)
Misure comprensive dello stipite
sec. XIX
Porta ad anta unica, dipinta di color grigio-verde sul lato dello studio di Saffi e di bianco sul lato dell'ingresso grande della villa. La porta presenta tre specchiature rettangolari (la centrale di dimensioni maggiori), profilate da basse cornici intagliate, che sono ornate nella parte centrale e alta da una decorazione pittorica che coinvolge anche la parte alta dello stipite: un tralcio d'edera scende dal centro della fascia alta dello stipite e attraversa tutta la specchiatura superiore della porta, dove è visibile anche una grande farfalla; due uccelli e una piccola farfalla sono dipinti rispettivamente sulla specchiatura mediana e sulla cornice dell'anta, in alto a sinistra. La ferratura della porta è in metallo: la maniglia sembra in ottone, mentre i cardini e le viti dello stipite in ferro.

Porta d'ingresso dello studio che fu di Aurelio Saffi (Forl', 1819- San Varano, 1890). Sulla porta è stata apposta verosimilmente negli ultimi decenni del XIX secolo una decorazione pittorica a foglie d'edera e animali. L'edera è tuttora simbolo del movimento repubblicano di cui Aurelio Saffi fu uno dei principali promotori: la pianta fu scelta dal neonato movimento politico sia perchè il colore rimandava alla speranza, sia perchè l'essere una pianta sempre verde era promessa di immortalità; essendo inoltre una pianta rampicante estremamente resistente alle intemperie, essa era considerata anche simbolo di fedeltà e tenacia, doti che si richiedevano agli adepti del movimento repubblicano. Tale motivo simbolico si riscontra dunque in diversi oggetti e arredi conservati all'interno della villa in cui Aurelio Saffi e la moglie, Giorgina Craufurd, si stabilirono definitivamente nel 1867.