Villa Saffi
Via Firenze, 164
Forlì (FC)
manifattura inglese (?)
libreria

legno/ doratura/ intaglio
cm 134,5 (la) 188,5 (a) 26,5 (p)
sec. XIX
n. Villa Saffi, n.143
Libreria in legno di noce a sei ripiani suddivisi da scaffalature con profilo esterno intagliato a torciglione e dorato. I montanti laterali sono costituiti da pilastri con scanalature intagliate e dorate, terminanti in basso con due piedi anteriori a zampa leonina e in alto con due capitelli ornati con teste umane alate intagliate e dorate (quella di sinistra presenta la bocca spalancata, quella di destra invece chiusa). La fascia superiore, sottostante il cornicione sporgente, è finemente decorata a intaglio dorato con una rosetta centrale da cui si diparte una sottile decorazione orizzontale a volute terminante con elementi floreali; ai lati appaiono due rosette mentre i bordi della fascia sono incorniciati da file di perline e fusi dorati. La fascia inferiore presenta invece otto rosette intagliate e dorate (una è andata persa).

A quanto si legge nell'inventario del museo, la libreria, in tardo stile Impero, fu realizzata nei primi decenni del XIX secolo, probabilmente in Inghilterra, terra d'origine di Giorgina Craufurd, moglie di Aurelio Saffi; il mobile potrebbe quindi aver fatto parte di quei sette carri di arredi che Giorgina portò con sè dall'Inghiterra nel 1860, quando si trasferì in Italia insieme ad Aurelio.
Lo stile tardo neoclassico in Inghilterra prende il nome di "Recency" e copre un arco di tempo molto lungo che dalla fine del Settecento arriva fino all'inizio del periodo Vittoriano (1840). Ispirato allo stile Impero francese (1804-1815), da cui riprende le forme essenziali e squadrate e gli spunti decorativi classici (come ad esempio le zampe di leone che fungono da piedi visibili nella libreria in esame), ma aperto alle diverse influenze degli stili continentali, il Recency si caratterizza come un gusto molto complesso ed eclettico.