Villa Saffi
Via Firenze, 164
Forlì (FC)
manifattura europea
caminiera

specchio,
legno/ doratura/ intaglio
cm 101 (la) 166 (a) 4,5 (p)
sec. XIX (1800 - 1899)
Grande caminiera di forma rettangolare, costituita da un unico specchio inserito in una cornice lignea, finemente intagliata e dorata. Se tre lati della cornice seguono un andamento rettilineo e sono decorati soltanto con fasce di diverso disegno (liscia, a ovoli, scanalata, a perline), la parte superiore si allarga leggermente fino a creare un profilo a forma di "T" e presenta una cimasa riccamente intagliata a giorno a formare un calice ripieno di fiori tra volute vegetali, fili di perline, rami di alloro e di edera; festoni con cadute di foglie partono dalle borchie rotonde, collocate in corrispondenza degli angoli superiori della cornice, appuntandosi lateralmente all'estremità della T.




Caminiera (specchiera da camino) da ascrivere al XIX secolo: gli elementi decorativi della cornice (ovuli, perline, festoni) partecipano a quella ripresa di modelli stilistici dell'antichità classica che si ebbe a partire dalla fine del Settecento e che connotò il gusto europeo per buona parte del secolo successivo. Utilizzate da tempo come elementi d'arredo, le specchiere iniziarono a essere collocate sopra i camini a partire dalla seconda metà del XVII secolo: l'altissimo costo di produzione, infatti, ne aveva a lungo limitato la diffusione, rendendo più conveniente l'utilizzo nella medesima posizione di quadri e pannelli decorativi. Gli specchi venivano abitualmente appesi al muro o, come nel caso in esame, direttamente appoggiati sulla mensola del camino; spesso specchiere di forma analoga erano collocate su consoles disposte simmetricamente rispetto ai camini.
La cimasa della cornice, come diversi oggetti e arredi conservati all'interno della villa, presenta una decorazione fra cui sono riconoscibili foglie di edera, pianta che è tuttora simbolo del movimento repubblicano di cui Aurelio Saffi fu uno dei principali promotori: il colore rimandava infatti alla speranza, così come l'essere una pianta sempre verde era promessa di immortalità; l'essere inoltre una pianta rampicante estremamente resistente alle intemperie era considerato simbolo di fedeltà e tenacia.