Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Secondo saggio per la riconferma del pensionato, la grande scena biblica spedita a Modena nel 1875 provocò pareri discordanti. La scena si svolge in un ambiente apparentemente esterno con i protagonisti sospinti in primo piano da un fondale architettonico, reso con calibrato gusto archeologico. La scena, Abramo e Sara stretti l'un l'altro in un momento di rilassata intimità, risente nell'impostazione del fondale degli insegnamenti di scenografia di Ferdinando Manzini, mentre la scelta di un episodio marginale, di intimità borghese ante litteram, denota già un superamento delle convenzioni accademiche in nome di un maggiore realismo. I particolari descrittivi dell'ambiente, ispirati certamente da una ricerca accurata, paiono tendere, più che a criteri di verosimiglianza, a un gusto orientaleggiante e antiquariale.
Dopo avere partecipato all’esposizione di Napoli del 1877, negli anni Trenta l’opera sarebbe stata esposta anche a Ferrara, 1933, e a Bologna, 1937, segno della perdurante fortuna del pittore