Michele da Firenze
notizie 1404-1443
scultura

stucco policromo
cm 48 (la) 70,5 (a)
sec. XV (1440 - 1440)
n. 331
La Vergine è raffigurata a mezzo busto; con la mano sinistra regge il bambino (che ha al collo un piccolo nastro) e con la mano destra tiene il piedino.

La statua, segnalata da Malaguzzi Valeri (1928) come opera di un modesto seguace di Jacopo della Quercia, è stata attribuita da J. Bentini (1980) alla tarda attività di Michele da Firenze, artista di formazione ghibertiana, documentato anche nel Veneto, negli anni Trenta, e in Emilia Romagna, tra Ferrara e Modena, nei primi anni Quaranta. M. Medica (1987) ritiene invece si tratti di una copia di bottega, forse una replica da un’opera perduta del maestro e ricorda un altro esemplare simile in terracotta, già in collezione Volpi a Firenze. Questa opinione è condivisa da S.Tumidei (1995), che avverte anche sull'assenza di documenti che attestino la pertinenza all’Opera Pia dei Poveri Vergognosi, come tradizionalmente segnalato. Di recente è stata accertata la provenienza dall’Ospedale Maggiore di Bologna.
Il gruppo evidenzia una morbidezza di linee e una dolcezza di modellato, nei volti accostati del bambino e della madre, caratteristiche della produzione tarda di Michele da Firenze, orientata verso i modelli di Jacopo della Quercia.