Museo Civico Archeologico "A. Crespellani"
Via Contessa Matilde, 10
Valsamoggia (BO)
produzione italiana
granata

ferro
mm
sec. XIX (1860 - 1861)
n. MOD 62
Al Generale Giovanni Cavalli spetta il merito di aver rivoluzionato le artiglierie con la geniale invenzione del sistema di rigatura interna delle bocche da fuoco (1844) con la quale si è potuto abbandonare la palla sferica per dare al proiettile una forma cilindrica ad ogiva perfettamente adattata all'anima del cannone, riuscendo ad accrescerne il peso e la forza iniziale e di conseguenza aumentare la stabilità e la precisione della traiettoria.
Il sistema Cavalli risolse il problema del "vento", cioè annullò lo spazio che esiste fra il diametro del proiettile e quello effettivo dell'anima del cannone, evitando la sfuggita laterale dei gas al momento dello sparo, con la conseguente perdita di potenza e di gittata.
Il tiro poteva disporre così di una maggiore potenza di lancio con un considerevole aumento della gittata, consentendo di battere le cortine da una distanza praticamente doppia di quella fino ad allora possibile con le artiglierie ad anima liscia.
Contemporaneamente alla rigatura interna, fu adottato il sistema della retrocarica, praticamente opposto al vecchio caricamento frontale dei cannoni, e che rese assai più celere la cadenza di tiro.
Questa vera e propria rivoluzione delle armi da fuoco ed in particolare delle artiglierie pesanti (cannoni, obici, mortai), portò ad una conseguente drastica revisione delle strutture fortificate, diventate da quel momento più vulnerabili per il fatto che si era concretizzata la possibilità di colpire con una forza maggiore e da distanze fino ad allora proibitive sia bersagli visibili con tiri diretti od arcati, sia bersagli non visibili con tiri indiretti.