Raccolta Comunale d'Arte
Piazza A. Fratti, 4
Forlimpopoli (FC)
ambito romagnolo
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 61 (la) 74 (a)
sec. XVIII (1761 - 1766)
n. 3494
Il ritratto presenta il cardinale a mezzo busto, di tre/quarti, con il corpo verso sinistra e il viso leggermente girato di fronte, quasi a conferire un lieve movimento che contrasta con la estrema rigidità della composizione. Il cardinale è raffigurato presumibilmente seduto. Il porporato indossa la tradizionale veste cardinalizia con la mozzetta rossa trattata in modo piatto che non conferisce alcun volume alla figura. A differenza del busto, i tratti del volto sono resi con un certo naturalismo e i capelli sono acconciati e ordinati sotto lo zuccotto rosso. La posa nell'insieme conferisce grande solennità alla figura che si staglia su di un fondo uniformemente scuro.

Il ritratto del cardinale Crivelli fa parte di una piccola serie di ritratti di prelati (si tratta di Legati pontifici) e pontefici, di cui ad oggi si ignora la reale consistenza, pervenuti e conservati nelle raccolte comunali e presumibilmente allogati, in origine, nelle sale della residenza municipale che aveva la sua sede, prima dell'arrivo dei Francesi in Romagna nel febbraio del 1797, nel palazzo che affaccia sulla piazza Garibaldi, comunemente noto come 'Palazzo della Torre'. Il ritratto in questione trova riscontro in un ritratto del cardinale di pittore anonimo della seconda metà del XVIII secolo, oggi conservato presso il palazzo della Prefettura di Ravenna. Al pari di esso fu realizzato, presumibilmente, all'indomani della nomina dello stesso Crivelli a Cardinale Legato e al suo arrivo a Ravenna nel 1761. La tela resta, comunque, a testimonianza 'della diffusione sempre più capillare nelle sedi periferiche, delle collezioni iconografiche, di norma riservate a vescovi e a cardinali locali." (Tumidei 2005, p. 131). Ignazio Michele Crivelli era l'ultimo di tre figli di Giuseppe Angelo e Francesca Maria Ferrari. La sua famiglia, originaria del Canton Ticino, aveva fatto fortuna a Cremona; ad essa appartenevano anche il cardinale Uberto Crivelli, che fu papa Urbano III nel XII secolo, e il futuro cardinale Carlo Crivelli, nipote di Michele Ignazio. Nato a Cremona il 30 settembre 1698, Ignazio Michele frequentò gli studi ecclesiastici al Seminario Romano, alla Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici e, infine, all'Università la Sapienza ove ottenne il dottorato in utroque iure il 5 aprile 1726. Dal 1728 al 1730 fu nominato vice legato nella città di Ferrara. Ritornato a Roma, divenne relatore della Congregazione della Consulta incarico che mantenne fino al 1739. Il 7 agosto 1739 ricevette gli ordini minori; il 9 e il 16 agosto di quello stesso anno fu ordinato suddiacono e diacono; e il 30 agosto seguente fu ordinato sacerdote. Il 30 settembre 1739 venne eletto arcivescovo titolare di Cesarea di Cappadocia; il 4 ottobre successivo ricevette l'ordinazione episcopale a Roma nella chiesa di San Carlo al Corso dalle mani del cardinale Giovanni Antonio Guadagni. Gli furono subito affidati importanti incarichi diplomatici: il 5 ottobre 1739 fu nominato nunzio apostolico a Colonia; il 26 marzo 1744 fu trasferito alla nunziatura delle Fiandre, e contestualmente nominato superiore della missione d'Olanda; il 17 dicembre 1753 ottenne l'incarico di nunzio apostolico presso l'imperatore a Vienna. Fu creato cardinale-presbitero da papa Clemente XIII nel concistoro del 24 settembre 1759. Il 17 agosto 1761 ottenne il titolo di San Bernardo alle Terme Diocleziane. Dal 17 agosto 1761 al 1 dicembre 1766 fu legato apostolico in Romagna, con sede a Ravenna. Ritornato a Roma, ottenne il titolo di abate commendatario della basilica di Sant'Abbondio di Como. Morì il 29 febbraio 1768 a Milano. I suoi resti riposano nella cappella di famiglia nella chiesa di Santa Maria alla Porta di Milano.