Pisa Alberto
1857/ 1931
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 122.5 (la) 87 (a)
con cornice 118 x 153 x 11 cm
sec. XX (1901 - 1901)
n. 590
Per la realizzazione di questo brano londinese l’autore s’ispirò alle raffigurazioni urbane degli impressionisti, risalenti a qualche decennio prima. Pur collocandosi in una fase di transizione, che certamente in altri pittori aveva già seminato i sentori di novità linguistiche prossime a venire, l'opera evidenzia uno stile un po' convenzionale. La suggestiva rappresentazione di Charing Cross è influenzata quindi dal modello romantico, in particolare dal pittore tardo-vittoriano John Atkinson Grimashaw (Toffanello in Da Boldini a De Pisis, p. 57), ma reinterpretato da Pisa in modo personale e rarefatto, tutt'altro che compiacente al pittoresco per cercare un facile riscontro di pubblico. Dopo l'esposizione alla Biennale di Venezia del 1901 e alla mostra provinciale di Belle Arti a Ferrara, quattro anni dopo, un gruppo di cittadini ferraresi acquistarono la tela per donarla alla Pinacoteca civica.