Ravenna

Centro tecnico operativo della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna

Orari e Tariffe
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Via Benedetto Fiandrini
Ravenna (RA)

La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna, Ferrara, Forlì'-Cesena e Rimini esercita, nel territorio di competenza, l'attività di tutela, conservazione e valorizzazione dei beni immobili di interesse storico e artistico realizzati da oltre cinquant'anni, appartenenti a enti pubblici o istituti legalmente riconosciuti; l’attività si estende anche ai beni immobili appartenenti a privati, se dichiarati di interesse particolarmente importante e notificati in forma amministrativa ai proprietari tramite Decreto Ministeriale emanato ai sensi della Legge 1 giugno 1939, n. 1089 (in vigore fino al 10/01/2000) o tramite Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ai sensi dell'art. 10 della Legge 6 luglio 2002 n. 137 (in vigore dal 01/05/2004).

La Soprintendenza per i Beni Architettonici e per Paesaggistici di Ravenna, la prima in Italia, fu istituita con R.D. n. 946 del 02/12/1897. Il Soprintendente era Corrado Ricci (1858-1934), che inizia i restauri storici dei monumenti tardoantichi e bizantini della città. Con R.D. 01/12/1910 si trasforma poi nella Soprintendenza della Romagna, sotto la direzione di Giuseppe Gerola e Ambrogio Annoni. Tra il 1923 e il 1939 la Soprintendenza diventa sezione distaccata di quella per l'Arte Medievale e Moderna di Bologna, tornando autonoma nel 1939, con competenza territoriale sulla Romagna e Ferrara per la tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale.

Alla Soprintendenza compete un'attività molto articolata che abbraccia sia i recuperi strutturali, sia il restauro di monumenti, facciate, soffitti lignei, sia la messa a norma di edifici di interesse storico-artistico.

All'interno della Soprintendenza, gli uffici svolgono il compito di fornire al pubblico una serie di servizi relativi ai beni mobili e immobili tutelati ai sensi del Codice e in particolare: dati sulla situazione dei vincoli o sulle schede di catalogo, sulle pratiche relative alle concessioni d’uso dei beni demaniali, sulle certificazioni per agevolazioni fiscali.

La Soprintendenza ha inoltre facoltà di intervento e di controllo sulla tutela delle Bellezze Naturali.


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