Forlimpopoli

Raccolta Comunale d'Arte

Orari e Tariffe
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Tipologia Collezioni
Piazza A. Fratti, 4
Forlimpopoli (FC)

Arte
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Le raccolte comunali vengono avviate a partire dagli anni Trenta del Novecento grazie all’opera meritoria del forlimpopolese Andrea Benini (1901-1986). Con grande tenacia questi collaziona manufatti e cimeli – delle tipologie più variegate: reperti archeologici, lapidi, quadri, stemmi – che attestano la millenaria storia della città. Presumibilmente entra già in quegli anni nelle collezioni pubbliche gran parte delle opere pittoriche che oggi costituiscono la quadreria comunale: in gran parte si tratta di tele per lo più provenienti dalle chiese sconsacrate e dai conventi e dagli enti religiosi soppressi in seguito ai decreti napoleonici e/o post-unitari e che già si trovavano nelle sale e nei magazzini della residenza municipale; in parte si tratta di opere acquisite dal Comune tramite donazioni. Già nel 1935 è attestata la presenza di un piccolo museo nelle due sale al piano nobile nell’ala orientale della Rocca (corrispondenti oggi alla grande sala del Consiglio comunale), museo di cui Benini è nominato direttore a partire dal 1942 e di cui ricoprirà l’incarico fino al 1972.
Nel 1961, con la sistemazione della grande aula voltata al pianterreno della Rocca in seguito alla scoperta dei resti dell’antica chiesa cattedrale romanica foropopiliense, le raccolte comunali vengono smembrate e le collezioni di carattere archeologico vengono allogate all’interno di questa nuova sala. In quello stesso anno viene istituito il Museo Archeologico Civico poi formalmente riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione con Decreto interministeriale del 15 settembre 1965 (ex Lege 1080/1960).
La quadreria subisce ben altra sorte. Gran parte delle tele sono allogate in un deposito della Municipalità e solo con il trasferimento della sede comunale dal palazzo che occupa il lato meridionale della piazza Garibaldi (oggi di proprietà di un Istituto bancario) all’interno della Rocca (1990) una ristrettissima selezione delle opere – quelle di maggior pregio – viene esposta in alcuni uffici di rappresentanza; le restanti sono custodite in un deposito in attesa di trovare loro una decorosa sistemazione.


Nel corso degli ultimi decenni il nucleo storico della quadreria (comprendente dipinti che vanno dal XVI al XIX secolo) si è via via arricchito di nuove opere acquisite dal Comune grazie alle numerose donazioni di artisti, per lo più di provenienza locale.
Afferiscono alle proprietà comunali anche una serie di dipinti (nello specifico pale d’altare) conservati presso la chiesa di Sant’Antonio dei Servi di Maria (edificata fra il XV e il XVIII secolo), requisite in seguito all’arrivo delle truppe francesi nell’agosto 1797 e assegnate alla nuova municipalità forlimpopolese in quello stesso anno.


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