Sant'Apollinare in Classe
via Romea Sud 216
Ravenna
Secolo: sec. VII (673 - 679)
Nella parte superiore del riquadro troviamo una finta nicchia, ai lati della quale sono due colonne sormontate da aquile. In basso, su sfondo color blu indaco, troviamo al centro un altare ricoperto da una tovaglia bianca. Su questo vi sono due pani, un kantharos, e la rappresentazione della stella di David, ricamata al centro della tovaglia. Dietro all'altare è posto Melchisedec in atto celebrativo. Dietro la figura del sacerdote, identificato dall'iscrizione posta in caratteri dorati sopra la testa, è la dextera Dei. Ai lati del tavolo, sulla sinistra Abele è rappresentato come un giovane con abito verde e sandali nell'atto di offrire un agnello, sulla destra Abramo, raffigurato come un adulto barbato e vestito con una tunica bianca, offre il proprio figlio Isacco, vestito con una tunica marrone.


La scena è facilmente identificabile con i sacrifici di Melchisedec, che offre pane e vino, rappresentati sul tavolo in una composizione simmetrica quindi Abele che sacrifica l'agnello e Abramo che sacrifica il figlio Isacco. Questi atti di fede nei confronti di Dio, vengono fermati dalla dextera Dei che appare tra le nuvole, in alto ai lati della tenda. E' possibile che la ripresa dei tre sacrifici che troviamo anche in S. Vitale a Ravenna siano stati scelti per ribadire ancora una volta, come afferma Giovanni Montanari, il significato della croce posta al centro della decorazione musiva del catino absidale (MONTANARI 2000, Mosaico, culto, cultura, p. 97).