via Emilia Piacentina
Sarmato (PC)
Data di costruzione / dismissione: 1900 - 2002
A Piacenza, intorno al 1870, la locale Camera di Commercio aveva progettato la costruzione di una fabbrica per la produzione dello zucchero di barbabietola. La costruzione del primo stabilimento piacentino, tuttavia, fu preceduta da un lungo lavoro di preparazione da parte dei Comizi Agrari di Piacenza e di Fiorenzuola, e della Cattedra Ambulante di Agricoltura. Nel 1899, il Comizio Agrario di Piacenza, che aveva già avuto contatti con la Società Ligure Lombarda di Genova, concluse l’accordo con una società francese denominata ‘Compagnie Sucrière de Sarmato’, la quale decise di impiantare lo stabilimento a Sarmato. Nel marzo del 1900 iniziarono i lavori di costruzione della fabbrica, progettata da Giuseppe e Corrado Manfredi, terminata nel settembre dello stesso anno. L’impianto di lavorazione delle barbabietole, prodotto a Praga dalla Danek, fu installato dalla Skoda che si avvalse di un gruppo di operai specializzati cecoslovacchi. Nel 1908 la Società Ligure Lombarda, dopo un consistente aumento di capitale, acquisì un pacchetto azionario della ‘Compagnìe Sucrière de Sarmato’, oltre a diventare proprietaria di quote in altre tre società saccarifere italiane. Nello stesso anno altri due investitori, emanazione della finanza genovese, entrarono nel piacentino. Nel 1908 si costituì la ‘Società Agricola Piacentina’ per la gestione dello zuccherificio di Mortizza, entrato in funzione nel 1910. La società di gestione vedeva tra gli azionisti le genovesi Eridania e Zucchereria Nazionale, ed era controllata indirettamente dalla stessa Ligure Lombarda. Nel 1910 la ‘Compagnie Sucrière de Sarmato’ passò sotto il completo controllo della Ligure Lombarda. L’esigenza di materia prima da parte dei due zuccherifici piacentini fu ampiamente soddisfatta dalla produzione di barbabietole che rimase tale anche negli anni della prima guerra mondiale. Tuttavia, nel 1929, anche la Ligure Lombarda, entrò in una fase di crisi. Nel 1929 l’Eridania incorporò quattro società controllate e la Saccarifera Lombarda, ad essa collegata, ne assorbì tre. Nello stesso anno la Ligure Lombarda incorporò la ‘Compagnie Sucrière de Sarmato’, oltre ad altre tre società. Nel 1930 le Eridania e la Ligure Lombarda si unirono: nacque la società Eridania Zuccherifici Nazionali. Da allora lo stabilimento di Sarmato divenne proprietà della Eridania, proseguendo la propria attività sino al 2002, anno dell’ultima campagna saccarifera. Nel 2010, dopo un periodo di abbandono, lo zuccherificio di Sarmato è stato demolito.
Nell’area dell’ex zuccherificio è in programma un intervento di recupero e riqualificazione che prevede la destinazione commerciale per il comparto a sud della via Emilia e la destinazione produttiva/logistica per il comparto tra la via Emilia e la linea ferroviaria Alessandria-Piacenza.
A servizio della futura area produttiva, definita dalla Regione E-R quale Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA), su un lotto da 5,2ha, è stato realizzato un impianto fotovoltaico a terra da circa 2,5MWp di potenza, parcheggi pubblici coperti da pensiline fotovoltaiche, colonnine di ricarica veicoli elettrici e risparmio idrico mediante utilizzo di pozzi esistenti.
La zona più a nord, tra la Ferrovia Alessandria-Piacenza e l’Autostrada A21 Torino-Piacenza, dove si trovavano le vasche dello zuccherificio, è stata classificata come area SIC-ZPS di interesse naturalistico.