loc. Settepolesini, Fondo Cà di Dio
Bondeno
area ad uso funerario
necropoli
ambito culturale romano
secc. II/ III d.C.
La presenza di una necropoli romana è attestata dal ritrovamento della tomba con stele dedicata a Marco Nevio Marcello dai figli Prudens, Velox e Cultor. Si tratta probabilmente della tomba di un veterano di origine spagnola, proveniente da Italica. Questa non era isolata: tutta la superficie del fondo appare infatti disseminata di materiali ceramici e di tegolame. 

Nel 1969, dopo che lavori di aratura che portarono all'affioramento di una stele romana, venne effettuato uno scavo, sotto la direzione di R. Benea: ad una profondità di 0.90 m venne rivenuta una tomba alla cappuccina, in mattoni sesquipedali manubriati. Dal corredo, ridotto in frammenti, vennero recuperati un'anfora con resti di cremato e due frammenti di unguentari fusiformi. La lastra, in marmo greco bianco venato dello spessore di 7 cm, misura m 1,28x0,57, ed è dotata di una prominenza inferiore di altri 16 cm per consentirne l'incastro nel cippo di base, in marmo rosso di Verona.
La stele è spezzata e ricomposta, e presenta alla sommità un timpano decorato con una testa di Medusa, fiancheggiato da due delfini divergenti. 
Lo specchio epigrafico conserva integra la seguente iscrizione:
Diis Manibus/ Marco Naevio/ Marcello/ natione italica, vixit annis/ LXXXV, filii piissimi/ posuerunt titulum./ Marcus Naevius Prudens, Marcus Naevius/ Velox, Marcus Naevius/ Cultor heredes bene merenti ponendum curaverunt.
La stele è ora conservata a Ferrara, al Museo Archeologico Nazionale. inv n. 50029.