Michele De’ Balestri da Argenta
notizie 1517-1522
ambito della Romagna
dipinto
intonaco staccato/ applicazione su tela/ pittura a fresco
intonaco staccato/ applicazione su tela/ pittura a fresco
cm
216 (la)
134 (a)
sec. XVI (1500 - 1599)
sec. XVI (1500 - 1599)
Affresco originariamente collocato nella parete esterna di un'abitazione, distaccato nel 1890 e allacciato con telai di legno, riporta la classica scena dell'Annunciazione. Troviamo la Vergine sulla destra in preghiera, a sinistra l'Arcangelo Gabriele.
"L’opera si presenta come un’attardata riflessione sulle ormai consumate esercitazioni dei protagonisti del milieu locale. I ritmi formali sono lenti, soluti, pigri: un classicismo di retroguardia orientato sui modi del Costa e del Francia, con risultati non dissimili, ma con tanto più stentata timidezza e povertà di esecuzione, dalle esperienze del ferrarese Panetti. L’angelo annunciante sembra aderire ad un gusto non estraneo alla eredità culturale melozziana: la linea vi assume cadenze anche sottilmente decorative. Nella figura della Vergine si rilevano attinenze risolutive, oltre che con gli Zaganelli, con un discepolo di Melozzo, il forlivese Marco Palmezzano. Le concordanze di invenzione con la tavola già Knoedler «miniata e preziosa come un foglio di messale» (Mezzetti) permettono di misurare la distanza di gusto, veramente minima se si tien conto della diversità nella tecnica pittorica, che si interpone fra le due opere, condotte a cinque anni di distanza". (Viroli, 2008)
"L’opera si presenta come un’attardata riflessione sulle ormai consumate esercitazioni dei protagonisti del milieu locale. I ritmi formali sono lenti, soluti, pigri: un classicismo di retroguardia orientato sui modi del Costa e del Francia, con risultati non dissimili, ma con tanto più stentata timidezza e povertà di esecuzione, dalle esperienze del ferrarese Panetti. L’angelo annunciante sembra aderire ad un gusto non estraneo alla eredità culturale melozziana: la linea vi assume cadenze anche sottilmente decorative. Nella figura della Vergine si rilevano attinenze risolutive, oltre che con gli Zaganelli, con un discepolo di Melozzo, il forlivese Marco Palmezzano. Le concordanze di invenzione con la tavola già Knoedler «miniata e preziosa come un foglio di messale» (Mezzetti) permettono di misurare la distanza di gusto, veramente minima se si tien conto della diversità nella tecnica pittorica, che si interpone fra le due opere, condotte a cinque anni di distanza". (Viroli, 2008)
Annunciazione
Annunciazione
thumbs/ferrara/fe029/fe029_01/IMG_3930%20A-med.jpg
data ultima modifica:
15/01/2016
type:oa
172593
http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=172593