loc. Gualdo, podere Gualdo di Sopra
Riolo Terme
struttura abitativa
fattoria romana e fornaci
ambito culturale romano
secc. I/ V d.C.
Nel 1980 venne segnalato dall’ispettore onorario Enrico Ghinassi l’affioramento di materiale archeologico nel podere Gualdo di Sopra a cui seguirono diversi sopralluoghi della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna che coordinò uno scavo di emergenza del Gruppo Comunità Ambiente di Riolo. Lo scavo ha portato alla luce tre fornaci datate al I secolo d.C., riferibili probabilmente ad un edificio rustico romano.


La prima fornace scavata era lunga 8 m e aveva la bocca rivolta a nord-est. Il corridoio di accesso era largo 95-100 cm e lungo 2,5 m. La camera misurava 2,8x5 e recava tracce degli elementi di sostegno del piano forato. La seconda fornace, meglio conservata, con la bocca rivolta a nord, misurante 5x1,8 m, con il corridoi di accesso lungo 2 m, era in posizione perpendicolare e alla distanza di 14 m a nord della fornace 1; erano conservati tutti gli elementi interni di sostegno del piano forato, ed era riempita con grandi mattoni gettati all’interno e concotto vetrificato. Probabilmente, come il forno precedente, produceva mattonelle in opus spicatum.
A 8 m a nord dell’imboccatura della fornace 1 e a 12 m a est della 2, alla quale è più o meno parallela, si rinvenne una terza piccola fornace rettangolare, lunga 4 m, con imboccatura a nord, leggermente deviata verso est; la bocca è larga ca. 50 cm. Forse la fornace produceva coppi.
Alla distanza di 7 m dalla bocca della fornace 2 si individuò una fossa rettangolare di 7,7x10 m, riempita con argilla di scarto mista a piccoli grumi di concotto, elementi di volta e di piano forato, coppi, tegole, mattonelle in opus spicatum, esagonette, manubriati. La buca fu tagliata nell’argilla pura, quindi probabilmente realizzata in associazione all’estrazione della materia prima per la realizzazione di laterizi e successivamente colmata un po’ per volta.