Archeologia nell'Appennino romagnolo. Il territorio di Riolo Terme
Imola
Bacchilega
2007
p. 154, n. 44
Archeologia nell'Appennino romagnolo. Il territorio di Riolo Terme
Imola
Bacchilega
2007
Archeologia nell'Appennino romagnolo. Il territorio di Riolo Terme
Imola
Bacchilega
2007
Viaggio nei siti archeologici della provincia di Ravenna
Ravenna
Longo
2003
Riolo Terme
fattoria romana e fornaci
secc. I/ V d.C.
La prima fornace scavata era lunga 8 m e aveva la bocca rivolta a nord-est. Il corridoio di accesso era largo 95-100 cm e lungo 2,5 m. La camera misurava 2,8x5 e recava tracce degli elementi di sostegno del piano forato. La seconda fornace, meglio conservata, con la bocca rivolta a nord, misurante 5x1,8 m, con il corridoi di accesso lungo 2 m, era in posizione perpendicolare e alla distanza di 14 m a nord della fornace 1; erano conservati tutti gli elementi interni di sostegno del piano forato, ed era riempita con grandi mattoni gettati all’interno e concotto vetrificato. Probabilmente, come il forno precedente, produceva mattonelle in opus spicatum.
A 8 m a nord dell’imboccatura della fornace 1 e a 12 m a est della 2, alla quale è più o meno parallela, si rinvenne una terza piccola fornace rettangolare, lunga 4 m, con imboccatura a nord, leggermente deviata verso est; la bocca è larga ca. 50 cm. Forse la fornace produceva coppi.
Alla distanza di 7 m dalla bocca della fornace 2 si individuò una fossa rettangolare di 7,7x10 m, riempita con argilla di scarto mista a piccoli grumi di concotto, elementi di volta e di piano forato, coppi, tegole, mattonelle in opus spicatum, esagonette, manubriati. La buca fu tagliata nell’argilla pura, quindi probabilmente realizzata in associazione all’estrazione della materia prima per la realizzazione di laterizi e successivamente colmata un po’ per volta.