loc. I Dossi, fraz. Voghenza
Voghiera
insediamento
insediamento rustico
ambito culturale romano
età romana
Nel 1966 uno scavo condotto da N. Alfieri portò al rinvenimento di due tombe romane in località I Dossi, sulla sponda destra del condotto Zenzale. Nell'agosto del 1978 in questa stessa zona vennero alla luce due basamenti in mattoni e un cippo funerario. Più recentemente, un centinaio di metri a sud-ovest, la spiedatura del terreno ha rivelato la presenza di un pavimento e di alcuni frammenti di mosaico, probabilmente appartenenti ad un complesso abitativo di tipo rustico, presumibilmente una villa. 

Nel corso dello scavo intrapreso nel settembre 1966, N. Alfieri rinvenne due tombe. La prima, a cremazione e orientata nord-sud, era a cassa rettangolare, di mattoni sesquipedali giallastri, rotti e di reimpiego, coperta da una lastra di marmo rosso di Verona (m 1,77x 1,25). Il coperchio giaceva alla profondità di m 0,84 e la tomba era profonda m 0,32. Le ossa combuste erano raccolte entro un’area circolare di m 0,40 di diametro. Il corredo era costituito da una tazza di vetro biancastro trasparente a corpo profondo cilindrico con orlo estroflesso sottolineato da un sottile cordone a rilievo e con decorazionea tre file di incisioni verticali.
Allo stesso livello, a soli m 0,14 dalla precedente, fu messa alla luce un’altra cassa rettangolare di mattoni sesquipedali manubriati rossastri, sia interi che rotti, reimpiegati. Si trattava di una tomba a inumazione con il capo del defunto orientato verso nord (dimensioni m 2,42x0,95). Il corredo era costituito da una lucerna in argilla rosso arancio, integra. 
Nel 1978, dopo una profonda aratura, furono avvistati e messi in luce un basamento rotondo in mattoni e tegole, di circa m 2,5 di diametro, conservato per quattro assise, e un altro basamento in mattoni, che sorreggeva ancora un cippo costituito da una colonna calcarea scanalata e dotata di un incasso rettangolare in cima per accogliere una stele. Fu inoltre recuperata una delle tegole, con bollo Pansiana.