Notizie storico-critiche:
Si tratta di opere a firma dei bolognesi Carlo Monari, Diego Sarti, Carlo Parmeggiani e del ravennate Enrico Pazzi che attraverso i caratteri tipici della ritrattistica celebrativa degli ultimi decenni dell’Ottocento ci restituiscono una bella testimonianza su insigni protagonisti del nostro Risorgimento. Alle figure di Mazzini e Cavour si af-fiancano infatti quelle di Luigi Carlo Farini, Marco Minghetti Carlo Berti Pichat, Carlo Pepoli e Gioacchino Napoleone Pepoli rispettivamente Presidenti del Consiglio dei Ministri del neonato Regno d’Italia i primi due, sindaci di Bologna, Deputati e Senatori del Regno gli altri.
Stato di conservazione:
Le condizioni conservative dei sette busti erano caratterizzate dalla presenza di abrasioni, graffi, piccole rotture e consistenti depositi di polvere accumulati nel corso del tempo, ma soprattutto da incongrue ridipinture a tempera che hanno reso necessario un intervento di recupero.
Descrizione dell'intervento:
Per la pulitura delle superfici si è proceduto con una prima spolveratura dei soggetti, poi sono state eseguite diverse prove per recuperare il gesso e la patinatura originale. Per la composizione materica delle ridipinture, difficilmente asportabile, il busto di Berti Pichat è stato pulito con applicazione di sverniciatore neutro, o impacchi di Dimetilsolfossido, e asportazione meccanica. La superficie pittorica originale a finto bronzo,composta da polveri minerali, è risultata particolarmente solida e ben conservata.
Sul retro alcune rotture sono state consolidate con iniezioni di adesivi in soluzione acquosa.
Maggiori sono state le difficoltà per l’asportazione delle ridipinture sui gessi non patinati. Dopo le prove si è optato per una pulitura a strappo, tipo’peeling’ ;per lo strato più superficiale lo strappo è stato eseguito con vinavil,eliminandolo quando era ancora molto elastico. Successivamente , la seconda ridipintura temperosa , è stata asportata con applicazione di gel Agar agar ,sulle parti dove la tempera era maggiormente assorbita dalla superficie del gesso macchiandola sono stati fatti alcuni passaggi a tampone con acetone anidro.
Sono state eseguite alcune piccole integrazioni con gesso nelle rotture più grandi per evitare la penetrazione di polvere e protette le superfici con una leggera stesura di cera microcristallina, mantenendo l’aspetto naturale del gesso.