Museo della Preistoria Luigi Donini

San Lazzaro di Savena
Notizie storico-critiche:
Il territorio sanlazzarese ha restituito diversi contesti funerari relativi alla prima età del Ferro, fra i quali spicca per importanza storica, visto il suo collegamento con la prima scoperta di materiali villanoviani effettuati dal conte Giovanni Gozzadini, la necropoli di Caselle, il cui lembo affiorato nel 1988 ha restituito in seguito a scavo della Soprintendenza Archeologica dell'Emilia-Romagna, un numero consistente di tombe a incinerazione con corredi ricchi di reperti ceramici e metallici.
A questo contesto si affiancano alcuni contesti minori, spesso recuperati in condizioni di emergenza o frutto di rinvenimento sporadico, ascrivibili alla medesima fase culturale (siti di Cave Dall'Olio, SAFRA, SAPABA, INBS/INFS).
Stato di conservazione:
Il monitoraggio di 229 reperti metallici riferibili ai contesti summenzionati ha rivelato la necessità di procedere ad una revisione conservativa degli stessi e avviare una serie di azioni manutentive.
La maggior parte dei manufatti, in lega di rame, si riferisce a oggetti di ornamento (fibule, pendagli, anelli, armille, borchie, spilloni), instrumentum (rasoi, lesine, coltelli, fusi e conocchie, tintinnabula, mazzuoli). E' presente anche un piccolo numero di oggetti in ferro.
La maggior parte degli oggetti mostrava, già a un esame macroscopico, la fioritura di corrososione attiva, che risultava particolarmente evidente nei bronzi, mentre nei ferri si notava prevalentemente in fattura.
Tutti i reperti, salvo poche eccezioni, avevano già subito un precedente restauro.
Pochissimi reperti si presentavano non puliti, con ampie tracce di prodotti di corrosione misti a terra, in alcuni casi consolidati.