Museo della Città

Convento dei Gesuiti Rimini
Descrizione dell'intervento:
Indagini preliminari
Sono state eseguite una serie di indagini mirate alla conoscenza del materiale litoide e ai trattamenti superficiali che nel tempo il manufatto ha ricevuto (indagini petrografiche, chimiche) per la determinazione sia dello stato di conservazione della pietra, che della metodologia da applicare per l’intervento di restauro.
Una serie di test di pulitura hanno determinato il tipo d’intervento necessario per rimuovere i sedimenti e le incrostazioni che interessavano la superficie.
Da un primo esame autoptico la matrice lapidea si presentava compatta e coerente e non presentava problemi di decoesione e polverulenza nel materiale.
Il problema principale era costituito da una serie di fratture e stuccature che percorrevano in gran parte tutta la superficie lapidea.
PULITURA
Le sedimentazioni di sporco, dei depositi, il particellato carbonioso e le incrostazioni di malte idrauliche si presentano con spessore variabile sulle superfici e da ciò emersa l’esigenza di calibrare la pulitura, secondo le sedimentazioni da rimuovere, variando le metodologie e le dosi dei prodotti pulenti da utilizzare.
Le prove di pulitura hanno portato all’utilizzazione di un impacco pulente
composto da una mista di sali a base alcalina (carbonato d’ammonio, sale bisodico EDTA, ecc.) in soluzione acquosa, con un agente di sospensione a polpa di carta( Arbocel 1000).
Gli impacchi sono stati lasciati in opera fino a completa dissoluzione delle sedimentazioni e delle croste e successivamente asportati e lavati con spazzole morbide. Su sedimentazioni o croste molto tenaci e resistenti si è dovuto procedere con un applicazione d’impacco a più riprese e lasciato agire per più tempo.
INCOLLAGGI
Sono stati rimontati alcuni frammenti che durante la pulitura dalle incrostazioni cementizie si sono staccati utilizzando un mastice di tipo poliestere.
I frammenti provenivano dall’area centrale dell'abito dove esiste un grossa mancanza di materiale.
STUCCATURE E RIEMPIMENTI
Sono state rimosse dove possibile le integrazioni a malte cementizie e abbassate quelle che non si potevano asportare totalmente senza danneggiare la pietra circostante. Le nuove integrazioni sono state realizzate con impasti a base di polvere di calcare e carbonato di calcio addizionando il tutto con un legante acrilico ad emulsione acquosa al 30%.
INTEGRAZIA ESTETICA
Le stuccature così realizzate sono poi state tonalizzate secondo le aree in cui si localizzavano con velature a colori ad acquerello
FISSAGGIO
Su tutta la superficie lapidea è stato applicato un trattamento a cera in emulsione acquosa al 2% dosandone l’azione nell’aree dove esisteva più assorbimento.