Anzola dell'Emilia

Museo Archeologico Ambientale - Sezione espositiva della Terramara

Orari e Tariffe
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Accessibile
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Desantis P., Marchesini M., Marvelli S. (a cura di), Anzola al tempo delle Terramare (guida), Bologna, 2011.

Desantis P., Bigoni M., Faccenda P., Finotelli F. (a cura di), Anzola prima dell'Emilia: più di tremila anni fa...un villaggio sulle sponde della Ghironda: materiali e studi dalla terramara di Anzola, Guida alla Mostra, Anzola dell'Emilia 2004.

Argentina F., Desantis P., Finotelli F., Schneider F., Il sito dell'Età del Bronzo di Anzola dell'Emilia, in Archeologia in Valle del Samoggia. Studi e ricerche sul popolamento antico, Atti del Convegno, Ravasio T. (a cura di) in Quaderni della Rocca 9, Bazzano, (2001) 2002, pp. 39-80.

Finotelli F., Morico G., Steffè G., Anzola Emilia (BO), in Archeologia dell'Emilia Romagna, I-II, Bologna, 1997, pp. 32-34.

Finotelli F., Morico G., Steffè G., Anzola Emilia (BO), in Bernabò Brea M., Cardarelli A., Cremaschi M. (a cura di), Le terramare. La più antica civiltà padana, Catalogo della Mostra, Modena, 1997, pp. 363-364.
Via Emilia 87
Anzola dell'Emilia (BO)
Tel: 051 687 175 7
Archeologia
Archeologia protostorica
L'apertura della sezione museale della terramara di Anzola dell'Emilia è l'esito di un lungo lavoro di ricerca condotto nel territorio a partire dagli anni Novanta del secolo scorso. Le indagini archeologiche e ambientali infatti hanno fornito interessanti dati, utili per ricostruire le vicende storiche e le peculiarità di un nucleo insediativo del Bronzo Recente databile alla prima metà del XIII secolo a.C. L'esposizione, articolata in due sezioni, offre attraverso l'allestimento di un centinaio di reperti un quadro d'insieme sulla vita e l'economia di un insediamento che ha conosciuto una certa prosperità, come documentano i materiali esposti nelle bacheche di cui fanno parte ceramiche, utensili, pugnali, spilloni in bronzo, oggetti in osso e corno di cervo. Emergono tra questi, per il particolare interesse, i resti di lavorazione della pasta vitrea di cui si conosce solo un'altra attestazione nell'Italia settentrionale risalente a questo periodo e i resti di ceramiche tipiche della cultura appenninica che attestano la presenza di scambi nella civiltà terramaricola di 3000 anni fa. Il percorso museale è inoltre arricchito dalla ricostruzione di ambienti, oggetti e arredi di una capanna terramaricola funzionale alla promozione di attività educative e didattiche. Questo polo espositivo è parte integrante della Rete Museale Terre d'Acqua creata dall'associazione dei Comuni di Anzola, Calderara, Crevalcore, San Giovanni in Persiceto, Sant'Agata e Sala Bolognese, e si va ad aggiungere alle realtà già esistenti del Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto e della sede espositiva di Sant'Agata Bolognese.


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