Descrizione dell'intervento:
SAGGI DI SCOPRITURA
sono stati eseguiti nelle pareti delle 5 sale del Museo a varie altezze.
A parte una decorazione frammentaria ma di discreta qualità ritrovata nella sala C (saggi C10-C11-C13) non sono emerse altre decorazioni interessanti o di rilevanza. In generale nelle varie sale gli strati superficiali sono composti da una sovrapposizione di tinteggiature di diverse coloriture di cui alcune lievemente decorate con stampigliature. Più in profondità si ritrovano strati di intonachino (mano sottile) con tinte spente, porzioni di decorazione a finto marmo e qualche filettatura. Questi strati sono frammentari, incompleti e interrotti da stuccature o rifacimenti di intonaco.
Gli intonaci più antichi sono molto fragili e friabili, composti da un’alta percentuale di sabbia e pochissimo legante, quindi tendono a sfaldarsi e distaccarsi dal muro. In quasi tutti i campioni effettuati si è arrivati fino alla muratura originale portando alla luce il mattone.
Nel corso del tempo, i nuovi interventi e cambiamenti costruttivi hanno ulteriormente frammentato e deteriorato gli strati più antichi per cui dai saggi non è emersa una unitarietà o omogeneità di strati comune alle pareti di una stessa sala.
Solo in alcuni campioni della sala “I” è stato ritrovato un intonaco antico grezzo lievemente striato, presente anche nella parete decorata di fondo; altre tracce di questo intonaco di supporto a elementi decorativi, sono emerse nei saggi più significativi realizzati nella sala “C”. A seguito del restauro della parete di fondo della sala “I”, dopo la scopritura della parte alta adiacente al soffitto, è emersa una fascia decorata in cattive condizioni di conservazione che sembra proseguire lungo le altre pareti della sala.
Questa decorazione presenta delle assonanze tonali e stilistiche con la fascia decorata già restaurata presente nella sala “C”.
Altri frammenti di questa decorazione sono visibili in alcuni saggi nella sala “A” richiusi e stuccati, mentre su altri tasselli è stata applicata una mano di fissativo per evitare piccole cadute di intonaco e polvere.

RESTAURO DELLA PARETE DECORATA NELLA SALA “I”
PULITURA
per rimuovere i fissativi alterati con miste a base di carbonato di ammonio e acetone. L’operazione era mirata ad alleggerire e liberare le superfici dallo strato grigiastro che le uniformava. Contemporaneamente sono stati eseguiti i fissaggi delle “sfogliature” degli strati decorati superficiali con carte giapponesi e microiniezioni a base di resine acrilico –viniliche opportunamente diluite.
CONSOLIDAMENTO
in profondità degli intonaci decoesi e distaccati sono stati effettuati con malte leggere iniettate nei vuoti esistenti tra muro e intonaco. Si è provveduto poi alla rimozione di tutte le stuccature inidonee liberando in buona parte i bordi originali degli intonaci antichi nascosti dalle sovrapposizioni di malte e stucco.
STUCCATURA
a cemento, in particolare quella che circonda la porta finestra, sono state abbassate meccanicamente e portate a livello lungo i contorni. Tutte le superfici sono state fissate con Acril 33 opportunamente diluito prima di iniziare la fase di stuccatura. Il rinzaffo delle lacune più piccole è stato eseguito con polvere di marmo e calce Lafarge mentre le stuccature a cemento sono state rasate con calce Brigliadori.
INTEGRAZIONE PITTORICA
è stata condotta con colori all’acquerello cercando, dove possibile, di ricostituire e dare unità ai piccoli frammenti sparsi della decorazione. Durante l’intervento sono stati eseguiti dei saggi di scopritura nella zona superiore della parete decorata nella parte marrone che prosegue fino al soffitto ligneo.
La sottostante fascia rosa, già parzialmente visibile, è risultata decorata anche se molto abrasa e lacunosa. L’intervento di scopritura è stato eseguito a bisturi con molta cautela dato il pessimo stato di conservazione dell’intonaco, distaccato, decoeso e interrotto da lacune e stuccature, di cui una centrale a cemento ed altre di contenimento in prossimità dei travetti lignei. Le operazioni eseguite su questa decorazione alta circa cm 45 e larga m 3,15 hanno seguito la stessa metodologia di intervento e sono stati utilizzati gli stessi materiali usati per il resto della decorazione. Particolare cura ha richiesto la fase di consolidamento in profondità dell’intonaco distaccato e pericolante. Anche l’integrazione pittorica delle lacune, sempre condotta all’acquerello, è stata realizzata in accordo con il resto della decorazione cercando di mettere in luce i leggeri frammenti di ornato emersi per ricostituire l’unità visiva e pittorica dell’intera parete di fondo della sala.
L’ampia stuccatura che circoscrive la portafinestra è stata leggermente abbassata di tono con una patinatura neutra.