loc. Santa Maddalena dei Mosti
Bondeno
insediamento
insediamento protostorico
ambito della media e della recente età del Bronzo/ cultura terramaricola emiliana,
ambito culturale della prima età del Ferro
secc. XVI/ VII a.C.
Nel 1955 in località Santa Maddalena dei Mosti, in occasione di lavori effettuati sulle rive del Cavo Napoleonico, furono individuate tracce di frequentazione risalenti all'età del Bronzo medio e recente.
Successive indagini hanno accertato la presenza di un abitato a fondi di capanne che si collocava su un probabile antico dosso fluviale e in cui non sono state rilevate strutture palifitticole.

Dallo studio di materiali provenienti da sepolture a cremazione e inumazione rinvenute nelle immediate adiacenze, si può ipotizzare che l'occupazione dell'area sia continuata fino all'età del Ferro (Villanoviano III e IV).
Sia le testimonianze dell'età del Bronzo che quelle dell'età del Ferro, sono state sepolte sotto una spessa coltre alluvionale, come conseguenza di una rottura degli equilibri idrogeologici successiva all'VII secolo a.C..


Nel complesso il villaggio appare inquadrabile nella media età del Bronzo, in quanto sono presenti, soprattutto nelle forme e nelle deorazioni ceramiche, elementi tipici della civiltà terramaricola dell'Emila occidentale (prese caniculate forate, anse a corna tronche con appendici coniche, fondi decorati con solcature), ma sono evidenti anche stretti contatti con l'area mantovana e veronese.
Per quel che riguarda le attestazioni dell'età del Ferro, particolarmente significativo è il rinvenimento di ceramica decorata a stampiglia, caratteristica del gusto orientalizzante della cultura felsinea (Villanoviano IV).

Dai resti ceramici e faunistici rinvenuti si evince che l'economia del sito era legata all'agricoltura, all'allevamento (maiali, capre) e ancora praticata la caccia.