strumenti e accessori
ferro
legno
MNR
sec. XIX, metà
rompere i canapuli per facilitarne la gramolatura
le stanghe di legno, mosse dai buoi, fanno ruotare il cilindro centrale che trasmette il movimento ai magli
Nel corso dell’Ottocento si diffuse nel Bolognese e nel Ferrarese la scavezzatrice a maneggio (scavzadòura), sperimentata nel 1840 a Corticella nella proprietà dei Conti Salina, riduceva notevolmente l’impiego di manodopera e i tempi di lavorazione. Il maneggio, azionato da due buoi, metteva in moto, per mezzo di una fune o catena, una ruota provvista di mazzuoli che percuotevano le mannelle sottoposte alla loro azione, frantumando così il canapule.
Dal "Prontuario dell'agricoltore" del 1897 di Vittorio Niccoli, professore nella R. Scuola Superiore d'Agricoltura in Milano: "Macchine per la canapa. - Per scavezzare gli steli è comune la scavezzatrice a maneggio il cui impianto costa intorno L. 300 e può dare in 10 ore q. 20-25 di fibra, animata da un paio di buoi e col servizio di due o tre operai. Prezzo d'uso per giorni 6-10 l'anno il 13-15 °/ del costo; spesa media per quintale di fibra L. 0,65-0,80..."