FONTE
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Titolo operaDiploma militare di Bennio Licca
Anno100 d.C.
Periodoetà degli imperatori adottivi
EpocaAlto Imperiale
NoteSupplementa Italica XVII-Ferrara, n. 6, trovato a Voghenza nel 1984. Museo Archeologico Nazionale di Spina a Ferrara.
PASSO
Testo originaleImp(erator) Caesar divi Nervae f(ilius) Nerva / Traianus Augustus Germanic(us) / pontifex maximus tribunic(ia) / potestat(e) IIII c[o(n)s(ul)] III p(ater) p(atriae) / iis qui militant in classe prae/toria Ravennate quae est sub / L(ucio) Cornelio Grato quis sena et vi/cena plurave stipendia meru/issent quorum nomina sub/scripta sunt ipsis liberis pos/terisque eorum civitatem dedit / et conubium cum uxoribus quas / tunc habuissent cum est civi/tas iis data aut si qui caelibes / essent cum iis quas postea du/xissent dumtaxat singuli / singulas pr(idie) Idus Iunias / T(ito) Pomponio Mamiliano / L(ucio) Herennio Saturnino co(n)s(ulibus) / gregali / L(ucio) Bennio Liccae f(ilio) Benzae Delmat(ae) / et Mocae Liccai filiae uxori eius Delmat(ae) / descriptum et recognitum ex tabu/la aenea quae fixa est Romae in / muro post templum divi Aug(usti) / ad Minervam.
TraduzioneL'imperatore cesare Nerva Traiano Augusto, germanico, figlio del divino Nerva, pontefice massimo, che ha ottenuto la potestà tribunizia per la quarta volta, console per la terza volta, padre della patria, a coloro che militano nella flotta pretoria di Ravenna, che è sotto Lucio Cornelio Grato, e che per ventisei anni hanno prestato servizio militare, dei quali i nomi sono sottoscritti, a loro e ai loro figli e posteri concesse la cittadinanza e il diritto di matrimonio con le moglie che abbiano ora che gli viene concessa la cittadinanza o, se qualcuno fosse celibe, con quelle che poi prenderanno in moglie, ma solo una moglie per ciascuno; il giorno prima delle idi di giugno (12 giugno), essendo consoli Tito Pomponio Mamiliano e Lucio Erennio Saturnino, al gregale Lucio Bennio Licca, figlio di Benza, Dalmata, e a Moca, figlia di Licca, sua moglie, Dalmata; ricopiato e riletto dalla tavola bronzea che è affissa a Roma, nel muro dietro il tempio del divino Augusti presso Minerva.
NoteDiploma militare di un classiario dalmata, che da congedato si è stabilito con la famiglia a Voghenza.
PASSO
Testo originaleC(ai) Domitii Restituti / C(ai) Cameri Ascani / Ti(beri) Claudi Proti / C(ai) Iuli Martiali(s) / P(ubli) Lusci Amandi / C(ai) Terenti Phileti / Ti(beri) Claudi Hermeti(s) // Imp(erator) Caesar divi Nervae f(ilius) Nerva / Traianus Augustus Germanicus / pontifex maximus tribunic(ia) / potestat(e) IIII c[o(n)s(ul)] III p(ater) p(atriae) / iis qui militant in classe prae/toria Ravennate quae est sub / L(ucio) Cornelio Grato qui sena et vi/cena plurave stipendia meru/erunt quorum nomina sub/scripta sunt ipsis liberis pos/terisque eorum civitatem dedit / et conubium cum uxoribus quas / tunc habuissent cum est / civitas iis data aut si qui caeli/bes essent cum iis quas postea du/xissent dumtaxat singuli / singulas pr(idie) Idus Iunias / T(ito) Pomponio Mamiliano / L(ucio) Herennio Saturnino co(n)s(ulibus) / gregali / L(ucio) Bennio Liccai f(ilio) Benzae Delmatae / et Mocae Liccai filiae uxori eius Delmat(a) n(atione) n(atae) / descriptum et recognitum ex tabu/la aenea quae fixa est Romae.
Traduzione(Presenti) Gaio Domizio Restituito, Gaio Camerio Ascanio, Tiberio Claudio Proto, Gaio Giulio Marziale, Publio Luscio Amando, Gaio Terenzio Filete, Tiberio Claudio Ermete. L'imperatore cesare Nerva Traiano Augusto, germanico, figlio del divino Nerva, pontefice massimo, che ha ottenuto la potestà tribunizia per la quarta volta, console per la terza volta, padre della patria, a coloro che militano nella flotta pretoria di Ravenna, che è sotto Lucio Cornelio Grato, e che per ventisei anni hanno prestato servizio militare, dei quali i nomi sono sottoscritti, a loro e ai loro figli e posteri concesse la cittadinanza e il diritto di matrimonio con le moglie che abbiano ora che gli viene concessa la cittadinanza o, se qualcuno fosse celibe, con quelle che poi prendereanno in moglie, ma solo una moglie per ciascuno; il giorno prima delle idi di giugno (12 giugno), essendo consoli Tito Pomponio Mamiliano e Lucio Erennio Saturnino, al gregale Lucio Bennio Licca, figlio di Benza, Dalmata, e a Moca, figlia di Licca, sua moglie, Dalmata; ricopiato e riletto dalla tavola bronzea che è affissa a Roma.
NoteParte interna del diploma, sostanzialmente identica al testo delle parti esterne.
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Data2012
NomeAssorati G.

ultima modifica: 17/07/2015
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