Anno425 d.C.
Periodoetà dei teodosidi
EpocaTarda Antichità
NoteCIL XI, 276, iscrizioni musive dell'arco trionfale e dell'abside della basilica di San Giovanni Evangelista in Ravenna. Perduti.
TraduzioneSanto Giovanni Evangelista. Per amore del nobile Cristo e il figlio del tuono Santo Giovanni che vide i misteri, l’Augusta Galla Placidia per se e tutti i suoi (cari) sciolse questo voto. Il divino Costantino, il divino Teodosio (I), il divino Arcadio, il divino Onorio, il nobilissimo fanciullo Teodosio. Il divino Valentiniano, il divino Graziano, il divino Costantino (Costanzo III?), il nobilissimo fanciullo Graziano, il nobilissimo fanciullo Giovanni. Il signor nostro Teodosio (II), la signora nostra (Elia) Eudocia. Il signor nostro Arcadio, la signora nostra (Licinia) Eudoxia Augusta. Al santo e beatissimo apostolo Giovanni Evangelista, l’Augusta Galla Placidia con suo figlio l’Augusto Placido Valentiniano (III) e con sua figlia l’Augusta Giusta Grata Onoria, sciolsero il voto per la liberazione dai pericoli del mare. Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia presso Dio. Conferma quest’opera, o Dio che l’hai operata in noi, che dal tuo tempio in Gerusalemme i re ti offrono doni.
NoteLe iscrizioni speigavano le immagini, e i nomi indicavano le personalità imperiali raffigurate in clipei. Oltre agli imperatori defunti (detti "divi" secondo l'uso degli antichi imperatori divinizzati), erano raffigurati: Teodosio, nobilissimo fanciullo, forse il figlio che Galla Placidia aveva avuto da Ataulfo, che era già morto nel 425; i nobilissimi fanciulli Graziano e Giovanni erano figli di Teodosio I e della seconda moglie Galla, fratelli di Galla Placidia, pure già morti nel 425; i signori Arcadio e Eudoxia erano figli di Teodosio II e di Elia Eudocia, e Eudoxia è definita Augusta probabilmente perché già promessa sposa di Valentiniano III. I voti citati riguardano l'affidamento al santo che Galla Placidia ha fatto durante una tempesta che ha sorpreso la sua imbarcazione durante la traversata dell'Adriatico nel viaggio da Costantinopoli a Ravenna nello stesso 425. I mosaici erano già illeggibili in età moderna.
NomeAssorati G.