marmo
secc. XVIII/ XIX (1799 - 1810)
Il rilievo si presenta come un cammeo di modeste dimensioni. Nonostante lo stile e l’iconografia antichizzante, si tratta di un lavoro che può essere datato a fine Settecento- primi Ottocento. Lo denota lo stile ed il gusto per la rievocazione e la riproduzione dei modelli artistici classici, oltre ad un dettaglio: il fondo del rilievo era in origine dipinto di vernice nera, che doveva far risaltare maggiormente la pulitezza e levigatezza lucente del ritrattino, secondo il gusto e moda neoclassica.
Si tratta quindi di un oggetto probabilmente proveniente da una casa signorile locale, per quanto non ne sia nota le provenienza né i tempi di arrivo alle collezioni comunali.
La qualità del rilievo è modesta e presenta alcune ingenuità, come la ciocca di capelli ricadente sulla spalla, senza alcuna morbidezza, od i riccioli definiti solo superficialmente, senza particolare profondità, che sembrano confermare una datazione tarda e la qualità modesta del rilievo.
Il bordo presenta fratture su tutta la circonferenza, come se fosse stato strappato dal contesto o dalla cornice originaria. Proviene dal sotterraneo dell’ex Museo Archeologico dove si trovava nella cassa denominata B5, con altri materiali, come risulta dalla ricognizione manoscritta conservata presso i musei e datata 24/05/1988.