tavola/ pittura a olio
ovale
sec. XVII (1650 - 1699)
Presenta una composizione nota attraverso più esemplari, i migliori fra i quali sembrerebbero quelli nella Alte Pinakothek di Monaco (inv. 5262) e in collezione Rizzi a Sestri Levante; ma pure da citare è la versione Campori ora nel Museo Civico di Modena. Un dipinto di Schedoni identico a questo nella figura della Madonna col Bambino ma variato nella posizione di San Giuseppe e di San Giovannino venne inciso da Sisto Badalocchi; da esso dipendono altri esemplari di varia qualità (al momento quello più alto. anche se non si tratta forse dell'originale, è il n. 526 delle Gallerie di Firenze).
Nemmeno il presente esemplare, pure connotato da una buona qualità, si può riconoscere come opera autografa. L'oscurità delle ombre, che sfruttano in parte il colore della preparazione, e la fattura compendiaria dei passaggi rinviano a una data di esecuzione inoltrata verso la fine del XVII secolo, quando la fortuna dei modelli di Schedoni non perde vigore, ma anzi si rafforza per la sempre maggiore richiesta di dipinti da stanza.
Si sa ormai quale ruolo abbia giocato a Modena in funzione di copista Francesco Stringa (1635-1709), il cui nome potrebbe venire in mente per certe soluzioni abbreviate presenti nel nostro dipinto: tuttavia la sua qualità non autorizza prese di posizione più nette.