FONTE
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AutoreSallustio
Titolo operaDe Catilinae coniuratione
Anno43/41 a.C.
Periodoetà delle guerre civili
EpocaRepubblicano
Noteed.: P. Frassineti, L. Di Salvo (a cura di), Opere di Caio Sallustio Crispo, Torino 1991 (trad. dei curatori).
PASSO
Localizzazione30.5
Testo originaleSed praetores Q. Pompeius Rufus Capuam, Q. Metellus Celer in agrum Picenum, iisque permissum, uti pro tempore atque periculo exercitum conpararent.

TraduzioneInoltre, il pretore Quinto Pompeo Rufo fu inviato a Capua, e il pretore Quinto Metello Celere nell'agro Piceno, e fu loro affidato l'incarico di allestire un esercito quale le circostanze e il pericolo imponevano.
Note63 a.C.: inviati da Cicerone, Metello agì anche nell'agro Gallico.
PASSO
Localizzazione42
Testo originale[1] Isdem fere temporibus in Gallia Citeriore atque Ulteriore, item in agro Piceno Bruttio Apulia motus erat. [2] Namque quos ante Catilina dimiserat, inconsulte ac veluti per dementiam cuncta simul agebant. Nocturnis consiliis, armorum atque telorum portationibus, festinando agitando omnia plus timoris quam periculi effecerant. [3] Ex eo numero compluris Q. Metellus Celer praetor ex senatus consulto causa cognita in vincula coniecerat, item in Citeriore Gallia C. Murena, qui ei provinciae legatus praeerat.
Traduzione[1] Quasi nello stesso tempo si verificarono moti turbolenti nella Gallia Citeriore e Ulteriore, come nel Piceno, nel Bruzzio e nell'Apulia. [2] Infatti, coloro che Catilina aveva inviato in qualità di emissari, facevano tutto in una volta, senza discernimento, come in preda alla pazzia. A mezzo di conciliaboli notturni, di ripetuti trasporti d'armi di ogni tipo, precipitando ogni cosa e tutto sconvolgendo, avevano determinato più timore che vero pericolo. [3] Parecchi di loro, dietro decreto del senato, il pretore Quinto Metello Celere aveva gettato in carcere con regolare istruttoria; e così aveva fatto nella Gallia Citeriore Gaio Murena, che governava quella provincia in veste di legato.
NoteCongiura di Catilina: 63 a.C. Gaio Murena era in realtà legato nella Gallia Ulteriore.
PASSO
Localizzazione58.5-6
Testo originale[Catilina:] «[5] Nunc vero quo loco res nostrae sint, iuxta mecum omnes intellegitis. [6] Exercitus hostium duo, unus ab urbe, alter a Gallia obstant; diutius in his locis esse, si maxume animus ferat, frumenti atque aliarum rerum egestas prohibet».
Traduzione[Catilina:] «[5] E voi capite al pari di me quale sia ora la nostra situazione. [6] Due eserciti nemici, uno proveniente da Roma e l'altro dalla Gallia [Cispadana], ci tagliano la strada. La mancanza di grano e di ogni altra cosa ci impedisce, quand'anche lo volessimo, di trattenerci più a lungo in questa località».
NoteCongiura di Catilina: 62 a.C. Il discorso è alla vigilia della battaglia di Pistoia. Dalla Gallia proveniva il pretore Q. Cecilio Metello Celere, che aveva presidiato e combattuto contro i catilinari nel Piceno, nell'ager Gallicus e nella Cispadana.
COMPILAZIONE
COMPILAZIONE
Data2012
NomeAssorati G.
AGGIORNAMENTO – REVISIONE
Data2021
NomeParisini S.

ultima modifica: 22/01/2021
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