FONTE
FONTE
AutoreAteneo
Titolo operaDeipnosophistae
Anno195 ca. d.C.
Periodoetà dei Severi
EpocaAlto Imperiale
Noteed.: G. Kaibel (ed.), Athenaei Naucratitae deipnosophistarum, 3 voll. Leipzig 1887-1890 (rist. anast. Stuttgart 1965-1966; trad.: L. Canfora, C. Jacob (a cura di), I Deipnosofisti, i dotti a banchetto, 4 voll., Roma 2001).
PASSO
LocalizzazioneXIII, 24
TraduzionePerciò ti consiglio, o “Tessalo dal seggio variopinto”, di intendertela con quelle dei bordelli, e di non spendere inutilmente i denari che spettano ai tuoi figli. Perché nel vero senso della parola «anche zoppo sai fottere benissimo», anche se tuo padre, il ciabattino, ti aveva ampiamente ammonito e insegnato a badare alla frusta! O non conosci — come dice Eubulo nella “Festa notturna” (fr. 82 Kassel-Austin = II, 193 K)
“le canore adescatrici di quattrini, / ben addestrate puledre di Cipride / – nude, l'una a fianco dell'altra incolonnate, / diritte, in vesti dalla lieve tramatura, come / le fanciulle che l'Eridano con acque pure irriga; / da loro tu potrai, al sicuro e senza rischio alcuno, / comperarti il piacere al prezzo di un quattrino”.
E nella “Nannio”, se la commedia è di Eubulo e non di Filippo (fr. 67 Kassel-Austin = II, 187 K):
“Chi di nascosto insegue amori clandestini, / non è forse l'uomo più infelice al mondo? / Mentre potrebbe alla luce del sole, guardandosele / nude, l'una a fianco dell'altra incolonnate, / diritte, in vesti dalla lieve tramatura, come / le fanciulle che l'Eridano con acque pure irriga, / comperarsi il piacere al prezzo di un quattrino, / senza inseguire Cipride furtiva, il più turpe / di tutti i mali, per voglia di bricconate e non d'amore! / Ma io piango la Grecia miseranda, / che lasciò partire Cidia come navarco”.
Anche Senarco nell”'Atleta del pentathlon” biasima quelli che seguono il tuo modo di vivere e come te si affannano dietro alle etère più costose e alle donne di condizione libera, con questi versi (fr. 4 Kassel-Austin = II, 468 K):
“Cose tremende — tremende! — e intollerabili / vanno facendo nella città quanti son giovani, / quando invece ci sono ragazze assai carine / nei bordelli: queste di vederle è consentito / mentre si scaldano al sole e il petto svelano, / nude, l'una a fianco dell'altra incolonnate; / quella che piace tra loro si può scegliere, / gracile, grassa, rotonda, lunga o storta, / giovane, vecchia, di mezz'età, matura, / senza piazzar la scala per entrare di soppiatto, / né calarsi dentro per un buco del tetto, / né ingegnarsi a penetrare nascosti nella paglia. / Quelle, al contrario, tirano dentro e trascinano / tanto i vecchi, chiamandoli "babbino", / quanto i giovani, chiamandoli "caruccio": / ognuna di queste senza paura, a buon mercato, / si può averla di giorno, di sera, in tutti i modi; / mentre quelle che manco puoi vedere, o forse a stento, / ma sempre tremebondo e sul chi vive / [atterrito e con l'anima in mano] / […] / Ma queste donne quando mai — o sovrana del mare, Cipride — / potranno fotterle, se ogni volta delle leggi draconiane / devono ricordarsi, e proprio quando sono sul più bello?”.

NoteL'Eridano citato è il fiume mitologico.
PASSO
LocalizzazioneXIII, 84
TraduzioneBadate dunque, o filosofi, che vi date agli amori contro natura e mancate di rispetto ad Afrodite, di non farvi annientare anche voi allo stesso modo. Perché i ragazzi sono belli, secondo il detto della cortigiana Glicera riportato da Clearco, solo fintantoché assomigliano alle donne. Piuttosto, mi par proprio che abbia agito in modo conforme alla natura lo spartano Cleonimo, il quale per primo prese in ostaggio dai Metapontini duecento donne sposate e fanciulle da marito, le più illustri e belle, come riferisce Duride di Samo nel terzo libro della “Storia dei tempi di Agatocle”; e appunto anch'io, per citare “l'Antilaide” di Epicrate (fr. 4 Kassel-Austin = II, 284 K):
“Ma questi affari d’amore li ho imparati a perfezione / da Saffo, da Meleto, da Cleomene e da Laminzio”.
Ma voi, o filosofi, se anche, innamorandovi talvolta delle donne, arrivate a capire che il buon esito è impossibile, convincetevi che gli ardori amorosi di chi non può sperare nel successo si estinguono, come racconta Clearco. E infatti: un toro cercò di montare la vacca di bronzo che stava presso la fonte Pirene; un cane, un colombo, un'oca maschio s'accostarono e balzarono addosso rispettivamente a una cagna, a una colomba e a un'oca femmina, ma dipinte: quando tutti loro constatarono ch'era impossibile, rinunciarono, come Cleisofo di Selimbria. Costui, innamoratosi di una statua di marmo pario, a Samo, si chiuse a chiave nel tempio convinto di potersi congiungere con questa; giacché dunque non gli fu possibile, a causa della freddezza e della resistenza opposta dal marmo, subito desistette dal suo desiderio, e avvicinato a sé quel brandello di carne, con esso si congiunse. Un accenno a questo episodio si trova anche nella commedia del poeta Messi intitolata “Il dipinto” (fr. 41 Kassel-Austin = II, 312 K):
“È accaduto, a quanto si dice anche a Samo, / quest'altro fatto: per una fanciulla di marmo / si accese un tale, e si chiuse con lei nel tempio”.
Anche Filemone si riferisce allo stesso fatto (fr. 127 Kassel-Austin = II, 521 K):
“Ma a Samo, una volta, del marmoreo simulacro / un uomo s'invaghì, e arrivò a chiudersi nel tempio”.
Adeo di Mitilene nel suo libro Gli 'scultori' ricorda che la statua in questione è opera di Ctesicle. Polemone, o l'autore dell'opera intitolata “Il libro della Grecia”, riferisce (fr. 28 Preller): “A Delfi, nel tesoro degli Spinati ci sono due fanciulli di marmo; per uno di questi, racconta la gente di Delfi, si accese di passione un tale che era tra i visitatori, e si chiuse con lui: come compenso dell'incontro lasciò una corona. L'uomo fu sorpreso sul fatto; tuttavia il dio comandò alla gente di Delfi giunta a consultarlo di lasciarlo libero, perché aveva pagato il compenso”.

NoteLa costruzione del tesoro degli spineti a Delfi, un tempietto votivo, risaliva al VI-V a.C.
COMPILAZIONE
COMPILAZIONE
Data2012
NomeAssorati G.
AGGIORNAMENTO – REVISIONE
Data2021
NomeParisini S.

ultima modifica: 22/01/2021
fonte

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.