Artisti, artigiani, architetti, produttori
Betti Augusto
ceramista
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Augusto Betti, nato a Faenza nel 1919, frequenta la scuola di disegno della città e poi, dopo la parentesi della guerra, inizia a dipingere e si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bologna che frequenta fino al 1951, sotto la guida di maestri quali Giorgio Morandi e Giovanni Romagnoli. Verso la fine degli anni Cinquanta inizia ad utilizzare materiali quali resine e poliestere, percorrendo terreni inesplorati e raggiungendo esiti originali. La mostra del 1963 a Riccione gli vale il riconoscimento e l'interesse di critici quali Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli e Carla Lonzi. Nello stesso periodo l'artista inizia la collaborazione con il centro internazionale di ricerche "Pio Manzù". La sua ricerca prosegue con la realizzazione delle opere in poliestere bianco e poi, dalla metà degli anni Sessanta, si dedica per un certo periodo al design progettando sedie, tavoli e poltrone che gli valgono la partecipazione alle maggiori mostre del settore. Organizza mostre personali e partecipa ad esposizioni collettive, e le sue opere trovano spazio presso la galleria "Il Cenobio" di Milano, la galleria "Obelisco" e la "Galleria d'Arte moderna" di Roma. Insegna a Faenza dal 1965 al 1986, impegnato prima presso l'Istituto statale d'arte "Gaetano Ballardini" e poi presso l'Istituto superiore industrie artistiche (Isia).
Augusto Betti: riflessi, (a cura di) Cristiana Betti, Faenza, Edit Faenza, 2003.
Augusto Betti: Forme della vita, (a cura di) Franco Bertoni, introduzione di Andrea Emiliani, Faenza, Edit Faenza, 2001.