STRADA
STRADA STORICA
StatoItalia
RegioneEmilia - Romagna
NomeVia del Confine
AnnoIII-II sec. a.C.
Periodoetà della colonizzazione
EpocaRepubblicano
Inizio (luogo)Rimini
Fine (luogo)Ravenna?
DescrizioneLa via del Confine riprende nel nome il probabile ruolo confinario dell’area centuriata cesenate, di cui è in effetti il limite orientale: gli studi però hanno ampliato la portata e i termini della strada, identificandola con un percorso di penetrazione in pianura forse derivante dalla via Flaminia, e che quindi risalirebbe al III sec. a.C., successivamente alla fondazione di Rimini da cui, pare, partisse in antico la via, e comunque non dopo la realizzazione della via Flaminia, momento al quale si colloca l’inizio della divisione centuriate della pianura cesenate e riminese: da queste considerazioni parte un’ipotesi per cui in origine il tracciato proseguisse oltre i limiti attualmente riconosciuti per penetrare più profondamente in pianura oltrepassando Ravenna. Le successive costruzioni delle vie Emilia e Popilia misero in ombra questo tracciato, ma la vitalità dell’area centuriata e soprattutto le difficoltà di manutenzione della via costiera, la Popilia, possono aver periodicamente rimesso al centro dell’attenzione la via del Confine. Il principale momento di rivalutazione sembra coincidere con la realizzazione dell’unica iscrizione collegabile alla strada, il miliario di Pisignano: realizzato nel 75 d.C. dall’imperatore Vespasiano (Rigato 2006), nonostante le difficoltà di lettura e gli spostamenti del manufatto, esso probabilmente testimonia lavori di manutenzione imperiali atti al ripristino di buoni collegamenti tra Ravenna, sede della flotta imperiale, e Rimini, evitando la via di costa, la Popilia, forse allora in cattive condizioni. È probabile altresì che tali lavori abbiano coinvolto una parte dell’antica Popilia, fino alla stazione Ad Sabis, da cui può essere stato creato un diverticolo lungo il fiume Savio fino all’immissione nella via del Confine, per poi proseguire per Rimini, come indicato da alcuni miliari anepigrafi e dalle numerose tracce di strada glareata, fino ad alcuni chilometri da essa, quando i due percorsi coincidevano forse già prima. Quale che fosse l’originale lunghezza, probabilmente la via del Confine assunse in quell’occasione il percorso che mantiene tuttora: se poi si assume l’identificazione ì del toponimo di Ad Novas con la località di Montaletto di Cesenatico, la via del Confine appare anche nella Tabula Peutingeriana (IV, 1), con l’aggiunta alle stazioni di cambio citate, di quella chiamata Ad Rubico.

Bibl. B. Farfaneti, La via del Confine, “Atlante Tematico di Topografia Antica” 13 (2004), pp. 65-79; P. Battelli, L’irraggiamento viario da Forum Livi (Forlì) e Forum Popili (Forlimpopoli) in età antica, “Atlante Tematico di Topografia Antica” 13 (2004), pp. 87, 88, 97; D. Rigato, Quando i conti non tornano…ovvero le vicende del milliario romano della pieve di S. Stefano di Pisignano, “Il Carrobbio” 32 (2006), pp. 37-48; F. Lenzi (a cura di), Regio VIII. Luoghi, uomini, percorsi dell'età romana in Emilia - Romagna, Bologna 2006, pp. 622-623; P.L. Dall'Aglio, I. Di Cocco, La linea e la rete. Formazione storica del sistema stradale in Emilia - Romagna, Milano 2006, pp. 154, 204-208, 333.

COMPILAZIONE
COMPILAZIONE
Data2012
NomeAssorati G.

ultima modifica: 31/07/2020
Viabilità storica

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