Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Gertrude Socci è raffigurata a mezzo busto, con sguardo sorridente rivolto all'osservatore. Indossa l'abito vedovile nero, tenendo in mano un panno bianco cui sta lavorando, come attestano forbici, filo e bottone appoggiati su un piano alle sue spalle.


Figlia di Innocenzo Socci, rappresenta ancora un genere neoclassico.
Non si hanno notizie di questo pittore, presumibilmente santarcangiolese, e forse parente di quella stessa Caterina Sacchini nominata nell'iscrizione sul retro del dipinto.