Museo di Palazzo Poggi
Via Zamboni, 33
Bologna
Fialetti Odoardo
1573-1638(?)
carta/ stampa calcografica/ acquaforte su rame, tela/ colla
sec. XVIII, sec. XVII
n. 300/5
l fregi in esame corrono lungo i quattro lati della carta dell’Asia di Frederick de Wit. Sia sul lato destro, sia sul sinistro la decorazione è formata da quattro strisce a stampa, mentre il bordo superiore e inferiore è composto ciascuno da cinque tavole (per un totale di 18 unità complessive). Tutti i segmenti sono uniti fra loro per dare vita ad un continuum decorativo che definisce il perimetro della carta.
A destra e a sinistra il fregio richiama il tema classico della grottesca: nella specchiatura di una colonna sulla quale si innesta tutta la decorazione naturalistica, si riconoscono le due torri viste da Porta di Strada Maggiore [rappresentazione non più distinguibile]. Queste tavole sono attribuibili a Domenico Bonaveri.
La decorazione, invece, del bordo superiore ed inferiore è costituita da figure a tre quarti, contornate da armature, scudi, elmi, etc. Su ogni foglio, alternativamente a destra e a sinistra, compare il monogramma dell’incisore: una O e una F intrecciate assieme, da cui si ricava il nome dell'autore Odoardo Fialetti.
La rappresentazione delle torri felsinee, la diversa natura della carta ed il fatto che i fregi siano a questa giustapposti, suggeriscono che le due produzioni di area bolognese siano state solo successivamente inserite attorno alla carta geografica di de Wit, ovvero quando già si conservava nella camera di Geografia e Nautica dell’Istituto delle Scienze.


I fregi del lato destro e sinistro che incorniciano la carta dell'Asia di Frederick de Wit fanno parte di una serie incisa dal bolognese Domenico Bonaveri (1653/ 1731). Le decorazioni costituiscono un esempio della sua attività di creatore di ornati naturalistici a stampa, ispirati all'antichità classica. In mancanza di un regesto della sua opera incisoria non è possibile datare in maniera puntuale il fregio, in ogni caso da ascriversi alla produzione matura (tra l'inizio del XVIII secolo e il 1731, anno della scomparsa di Bonaveri).
Il doppio fregio che decora il bordo superiore ed inferiore fa parte di una serie del pittore ed incisore Odoardo Fialetti (1573/ 1638) dedicata a Salvatore Fabris, letterato e uomo d’arme, tratta da alcune opere di Polidoro di Caravaggio (la dedicazione appare in una sezione del fregio che non fa parte dell’opera in esame: della suite incisoria esiste una copia conservata al Gabinetto Disegni e Stampe della Pinacoteca Nazionale di Bologna). La datazione dell'opera di Fialetti si estende in maniera approssimativa tra l'inizio del Seicento e l'anno di scomparsa dell'artista. Entrambi i fregi della serie di trionfi d’arme sono contrassegnati dal timbro della collezione di Benedetto XIV, eletto papa nel 1740 [non rintracciato].
Dalle fonti d’archivio non abbiamo notizie riguardo l’anno in cui i fregi di Bonaveri e di Fialetti furono inseriti attorno alla carta dell'America di Frederick de Wit, probabilmente tra il 1740 e il 1758, anni del pontificato di Benedetto XIV. La stampa così rifinita dovette apparire maggiormente consona al gusto dell’epoca, rappresentando oltre che uno strumento di studio, un elegante oggetto, esteticamente piacevole.