Notizie storico-critiche:
Le tre allegorie furono eseguite dal Menzocchi quali decorazioni facenti parte di un soffitto, e non quali singoli "dipinti su tavola", non ci si può a questo punto meravigliare nel constatare la poca importanza che l'artista attribuì alla realizzazione dei supporti.
Stato di conservazione:
I tre pannelli sono dipinti su tavole in essenza abete di pessima qualità, ricavate da tagli tangenziali, perciò soggetti a deformazione.
La traversatura - atta a mantenere in assetto le assi che compongono ogni singola opera - è pressoché inesistente.
Le due sottili traverse, poste a tergo del "fiume Phison", sono precariamente trattenute da sedici nottole lignee, fissate in ordine casuale al supporto. Alcune di queste non arrivano a toccare le traverse. Le due, a tergo del "fiume Tigri", sono fissate tramite chiodatura effettuata sul fronte del dipinto e ribattuta sulle superfici esterne delle stesse. Il "fiume Eufrate" non presenta nessun tipo di traversatura, né segni di lavorazione che facciano presupporre ad una sua precedente esistenza.
Le superfici dipinte denunciano innumerevoli incongruenze causate sia da malformazioni genetiche sia da avvallamenti repentini, provocati dalla sega impiegata per il taglio delle assi.
La preparazione di superficie è pressoché inesistente. In alcuni punti, invece, l'artista ha effettuato spesse stuccature atte a colmare vaste zone di depressione o a sutura di grossi Greti stellati.
La stesura pittorica delle tre opere è eseguita prevalentemente con colori a tempera; alcune trasparenze e colpi di luce sono invece ottenuti tramite stesure sovrapposte di colori a olio magro.
Durante il lungo, mesto pellegrinaggio delle tre opere, dal luogo di origine ai molteplici depositi, queste sono state sottoposte a condizioni di stress tali da comprometterne seriamente l'integrità fisica e strutturale.
Danni provocati da sommari, quanto diversificati, "interventi di restauro" ai quali furono sottoposte soprattutto le superfici dipinte raffiguranti i fiumi Phison e Tigri.
Descrizione dell'intervento:
Il restauro ligneo è iniziato tramite il risanamento delle molteplici fenditure ed il parziale consolidamento delle zone di connessione delle assi che compongono ogni singolo dipinto.
Il collegamento fra le connettiture e il livellamento dei margini è stato ottenuto tramite l'inserimento dì segmenti di cunei, rettificati a mano, posti nel senso della vena e realizzati con legno antico della stessa essenza dell' originale.
Si è proceduto poi allo stacco delle traverse, in più punti spezzate e fortemente corrose da massicci attacchi di insetti xilofagi.
Di seguito sono state create le nuove traverse, eseguite in legno di rovere antico, con meccanica mobile inclusa; da ultimo il materiale ligneo è stato disinfestato e le superfici protette con un sottile film di resina acrilica diluita in solvente alogenato.
Una volta condotto a termine l'intervento ligneo e garantite, pertanto, al dipinto il ripristino delle proprie condizioni strutturali e meccaniche, l'intervento di restauro si è poi svolto attraverso svariate operazioni finalizzate, questa volta, al recupero fisico ed estetico della superficie pittorica.
Queste hanno, per cominciare, realizzato la corretta tenuta tra gli strati pittorico e di preparazione e il supporto.Si è poi proceduto ad una leggera, calibrata pulitura, effettuata, localmente, oltre che a solvente anche con l'ausilio meccanico di bisturi; di seguito si è provveduto a rendere ai dipinti il giusto equilibrio cromatico, asportando quel velo di sporco generico presente sulle superfici pittoriche.
A pulitura ultimata sono state condotte le operazioni di stuccatura delle lacune, realizzando una nuova preparazione data a stucco liquido, costituito da gesso di Bologna setacciato e colla di coniglio sciolta in acqua, mescolati insieme secondo un calibrato rapporto. Per le lacune di "maggior peso" per estensione e localizzazione, si è effettuato un collegamento strutturale della superficie, ottenuto con stucco molto liquido dato in punta di pennello.
Il ritocco è stato effettuato in due tempi diversi e conseguenti. Il primo è stato realizzato da una prima stesura neutra a tempera, seguita da più velature sovrapposte ad acquerello.
La protezione delle superfici pittoriche è stata realizzata con materiali e metodologie diverse.
I fiumi Tigri ed Eufrate sono stati protetti attraverso polimerizzazione di materiale acrilico, mentre per il fiume Phison si è dovuti intervenire applicando un sottile strato di vernice mastice pura, sciolta al sole in olio essenziale di trementina.