Musei Civici

Palazzo San Francesco Reggio Emilia
Notizie storico-critiche:
Madonna in trono con angeli e S.Francesco
Il dipinto in oggetto si presentava in condizione di forte degrado.
Santa Francescana
Il dipinto si presentava con la superficie pittorica offuscata da polvere di deposito e fumo di ceri. Le vernici stese durante i secoli a protezione del colore, erano ingiallite ed ossidate al punto di alterare i rapporti chiaroscurali ed offuscare la nitidezza della stesura cromatica originale. Alcuni ritocchi alterati e ampiamente debordanti erano presenti sul cielo, verso l'alto, a confine con il bordo del dipinto; unite ad essi tracce di colla animale dimenticate sulla superficie nel corso di un precedente restauro, piccoli sollevamenti della mestica e del colore erano localizzati verso il bordo inferiore del dipinto.
Madonna in Gloria con Angeli e SS.Sebastiano, Rocco e Luca
Stato di conservazione:
Madonna in trono con angeli e S.Francesco
L'alterazione dei vari strati di olii e vernici stesi sul dipinto nel corso dei secoli, uniti a polvere e fumo, offuscavano e falsavano la gamma cromatica originale. Vaste e diffuse ossidazioni del colore contribuivano a rendere difficile ed incerta la lettura critica del testo pittorico. Il dipinto inoltre era interessato da due forti rifacimenti eseguiti verosimilmente: il primo nel XIX' sec., il secondo sottostante, un secolo prima. La mestica gessosa, stesa a forte e denso impasto, era fortemente increspata, inaridita, svilita in ogni forma fisica. La tela originale molto molleggiante sul vecchio telaio ligneo,"ormai fatiscente e consumato dagli attacchi di insetti Xilofagi" contribuiva al dissesto del vecchio letto gessoso.
Santa Francescana
Il dipinto si presentava con la superficie pittorica offuscata da polvere di deposito e fumo di ceri. Le vernici stese durante i secoli a protezione del colore, erano ingiallite ed ossidate al punto di alterare i rapporti chiaroscurali ed offuscare la nitidezza della stesura cromatica originale. Alcuni ritocchi alterati e ampiamente debordanti erano presenti sul cielo, verso l'alto, a confine con il bordo del dipinto; unite ad essi tracce di colla animale dimenticate sulla superficie nel corso di un precedente restauro, piccoli sollevamenti della mestica e del colore erano localizzati verso il bordo inferiore del dipinto.
Madonna in Gloria con Angeli e SS.Sebastiano, Rocco e Luca
Questa tela di ragguardevoli dimensioni, dipinta ad olio su tela e
su base composta da gesso e colla animale; ha sofferto nel tempo gravi danni da addebitare quasi totalmente all'intervento maldestro dell'uomo e all'abbandono del manufatto in locali non-certo adatti alla sua conservazione. A questa marcata indifferenza, si deve associare un vero atto di violenza esercitato sulla tela causa l'appoggio di una pesante scala a pioli nella parte alta al centro; questo inconsulto gesto ha provocato nella zona, ampie e devastanti lacerazioni con conseguenti copiose cadute di mestica e colore, coinvolgendo nella rovina le figure della Madonna e del Bambino. Tagli più contenuti, fori e piccole lacerazioni erano sparse su tutta la superficie pittorica; questi danni erano in parte stati risarciti nel corso di un restauro eseguito verosimilmente verso l'ultimo quarto del XIV sec. intervento che vide l'esecuzione di una parziale foderatura nella zona alta dove avvenne lo sfondamento, inoltre nella stessa occasione vennero grossolanamente ricuciti con pezze e toppe gli strappi e le lacerazioni minori. Le parti interessate da cadute di mestica non sono state a quel tempo risarcite a gesso e colla (stuccatura), ma si era creduto sicuramente più sbrigativo dipingere direttamente sulla tela mantenendo le fastidiose depressioni, inoltre, le riprese pittoriche operate si sono rivelate;alla luce di nuove indagini' di tale arbi:traria vastità da alterare e mistificare l'originale composizione.
Descrizione dell'intervento:
SCENE MITOLOGICHE
-incollaggio dei corpi dipinti su pannelli in resina autoestinguente, rifiniti con armatura perimetrale in metallo
-stesura di parti di neutro eseguito con l'ausilio di intonaco antico finemente macinato, tonalizzato naturalmente
-risarcimento pittorico eseguito con colori all'acquerello, fissaggio finale dei restauri pittorici.
FREGI strappati a Palazzo Prini nei primi anni 80 su tela:
-completamento della pulitura a tergo dei dipinti murali con asportazione di calce e intonaco
-pulitura delle superfici dipinte da residui di colla servita per lo strappo, scialbi di antica calce bianca e sporco vario.
-Riporto dei 'corpus' pittorici su pannelli di resina autoestinguente
-restauro pittorico in sottotono con ausilio di colori all'acquerello
-stesura di parti di neutro a chiusura delle maggiori lacune; fissaggio dei risarcimenti pittorici eseguiti.
MADONNA IN TRONO con angeli e S.Francesco
-Disinfestazione:con soluzione liquida a funzione battericida, sparsa sulretro della tela con l'ausilio del nebulizzatore.
-Consolidamento della mestica e del colore:
dal retro della tela, verso la mestica, colle di origine animale trattate
-Foderatura: con l'impiego di tela cordato misto canapa-lino della
stessa natura della tela originale, fatta aderire con colla in pasta tradizionale.
-Stiratura: con l'impiego di ferri da stiro speciali a temperatura controllata.
-Telaio portante:risolto in legno d'abete selezionato per fibra e stagionatura, sottoposto a trattamento ignifugo e dotato di meccanismi di tensionamento.
-Pulitura della superficie pittorica:con associazione di solventi, reagenti puri altamente volatili.
-Stuccatura: un'amalgama della stessa natura della mestica originale, composta da gesso inerte per doratori e colla animale.
-Restauro pittorico: colori all'acquerello e a vernice per i bruni e le lacche, adottando il metodo della selezione cromatica.
-Verniciatura: a più riprese con vernice Dammar-Batavia, stesa a pennello e con nebulizzatore.
SANTA FRANCESCANA
-asportazione delle vecchie vernici ossidate. I ritocchi alterati e debordanti presenti nella parte alta del cielo sono stati eliminati con una soluzione di dimetilformammide diluita al 50% in acqua deionizzata. Le tracce di colla animale presenti sul colore sono state rimosse con semplice acqua calda e microbatuffolo di cotone
-consolidamento delle piccole scaglie di mestica e colore è stato risolto tramite infiltrazione di resina metacrilica solo nei punti ove la pellicola del colore si era separata dalla mestica e la mestica dalla tela.
-risarcimento pittorico delle piccole mancanze con colori all'acquerello e a vernice per i bruni trasparenti. Due strati sottili di vernice Dammar Batavia,diluita in essenza di trementina rettificata stesi il primo a pennello e l'ultimo a spruzzo.
DONNA MENCIA DE MENDOZA
-preparazione e l'assemblaggio di un nuovo supporto formato da tre tavole di legno di pioppo cipressino, previo smontaggio della tela dal telaio ligneo, è stata incollata la tela dipinta (con la sua preparazione gessosa originale), con amalgama di colla tradizionale da rifodero.
-stiratura compiuta con ferri a temperatura controllata, ha saldato in modo omogeneo i due corpi.
-pulitura con l'ausilio di solventi volatili, ha visto il recupero dei valori cromatici originali, offuscati da vecchie vernici ingiallite ed alterate.
-stuccatura delle piccole depressioni e lacune
-restauro pittorico è stato eseguito con colori a vernice ad ossidazione immediata. Una stesura finale di vernice Dammar Batavia, ha concluso l'intervento.
MADONNA IN GLORIA CON ANGELI
Il dipinto è stato smontato dal telaio ligneo con particolare attenzione previo intervento di velinatura protettiva; disteso su tavolato di formica e, rimosse le pezze e le parti di tessuto usati per chiudere le lacerazioni, la tela è stata mondata dal retro da residui di colla e sporco e imbibita di colletta animale fino a raggiungere e consolidare la preparazione gessosa; i tagli ed i fori sono—stati in un primo tempo ricuciti con organze di seta fissate con resina metacrilica e la tela originale disinfestata con fenoli, il dipinto è stato quindi foderato con teli di canapa-lino fatti aderire con colla in pasta tradizionale e ritensionato:sul vecchio telaio. Questo manufatto ligneo è stato mantenuto in quanto su di esso appaiono scritte che documentano i trascorsi dell'opera. Si è agito sui punti di raccordo delle assi costituenti il telaio dove è stato indispensabile innestare nuovi lembi di legno della stessa essenza, al fine di irrobustire le parti.
-consolidamento è stato eseguito impregnando il vecchio legno (specialmente le parti più consumate) di resina Paraloid B72 in clerotene ottenendo nella stessa operazione una valida azione di disinfestazione.
-pulitura della superficie dipinta per eliminare le pesanti ridipinture sul cielo, sul manto della Madonna e sui fondi recuperando in tal modo considerevoli parti di colore originale. Le zone che presentavano antiche cadute di mestica sono state stuccate adottando un'amalgama formata da gesso e colla animale precedentemente trattata con fenoli; le mancanze di colore, piuttosto abbondanti, sono state integrate con colori all'aquerello e con pigmenti terre naturali disciolte in vernice mastice. Due strati di vernice Dammar stesi con il nebulizzatore hanno concluso l'intervento di restauro.