MEUS - Museo Europeo degli Studenti
Via Zamboni, 33
Bologna (BO)
ambito bolognese
manoscritto

pergamena,
carta,
legno,
pelle,
ottone
mm 240 (la) 370 (a)
Misura del codice chiuso
secc. XIV/ XVI (1311 - 1595)
n. CS 5439
Annales. Liber Primus. MS membranaceo-cartaceo (cartacee II e 225-234); 1311-1595, Bologna. Cc. IV-235, numerate a penna, ripetuta la 45, mutila della parte destra la 45 bis, mancante la 91. Bianche Ir-v, 9r-10r, 40r. 74r, 78v, 83-90v-99v, 107v, 132r-v, 219v, 223v, 235r-v. 2 ff. di guardia. Scrittura di varie mani e inchiostri diversi. Iniziali ornate.
Legatura del 1520 a piatti di legno ricoperti di pelle con fregi a secco, angoli reimpiegati e placche centrali di ottone; motivi decoratici e iscrizioni dorate sia sul piatto anteriore che posteriore. Dorso rifatto a 4 cordoni senza fregi né iscrizioni.
All’interno del piatto anteriore, un’etichetta con la segnatura sopra riportata e un ex-libris con lo stemma Malvezzi de’ Medici.
Nell'esposizione il manoscritto mostra la pagina a c. 133r, raffiguarnte S. Caterina, con nella mano destra una ruota uncinata e nella sinistra lo stemma della Nazione Germanica; agli angoli, gli stemmi del duca di Sassonia, di Rudolfus a Scherenberg episcopus Herbipolensis, di Theodericus de Werter e di Thomas de Lapide, con data del 1543.

Miniature raffiguranti: a c. 108r un angelo, con gli stemmi Schawnberg e della Prepositura Wiennensis, del 1451. a c. 118r, la Madonna in trono col Bambino benedicente quattro scolari genuflessi e S. Elisabetta (?); un’iscrizione ricorda il committente Iohannes de Diepholt,con stemma e data 1476. a c. 126r, la Madonna in trono col Bambino, a sinistra S. Giovanni Battista, a destra un santo vescovo, ai piedi della Vergine uno studente genuflesso; sotto, gli stemmi Schönburg e Wissenbach e una iscrizione citante il committente Matheus de Sconech, data 1487. a c. 133r, S. Caterina, tenente con la destra una ruota uncinata e con la sinistra lo stemma della Nazione Germanica; agli angoli, gli stemmi del duca di Sassonia, di Rudolfus a Scherenberg episcopus Herbipolensis, di Theodericus de Werter e di Thomas de Lapide, con data del 1543. a c. 161v, S. Nicola di Bari e un santo impugnante con la destra un’asta; stemmi Hermsdorff e Rudolff, data 1512. a c. 183v, arco e stemmi di Carlo V e Ferdinando I, racchiudente la figura dell’imperatore che impugna una bandiera a fiamma rossa con l’aquila dell’Impero entro un alone d’oro; ai piedi gli stemmi Bechyniae e Venigen (1530). Disegno a c. 136v raffigurante una disputa fra un rettore tedesco e il legato del duca di Milano. Molti disegni a penna di emblemi araldici e assiografici ai margini del testo scritto. Stemmi miniati di: Kröringen a c. 84r, Gersdorff a c. 165r, Slaberendorff e Verlieser a cc. 176v e 177 ; Verlieser e Zolner a c. 180v, Kuedorff a c. 200r, Pirser a c. 201v, Wins e Falcus a c. 203r, Saltz a c. 206r, Ab Aich e A Blomental a c. 207v, De Naumarchs a c. 214v.
Contiene: "Annales inclytae et clarissimae Nationis Germanicae Bononiae. Liber primus"('700); "Repertorium", "Exempla instrumentorum"; "acta" dal 24/1/1311 al 6/1/1560; "Notae additae anno MDCCXXX...in supplementum annalium in hoc primo libro deficentium aut registrari omissorum ab anno 1543 usque annum 1595...

Il codice appartiene all'archivio della nazione germanica dello Studio di Bologna recuperato, nel 1825, dal conte Giuseppe M. Malvezzi de'Medici. Per lungo tempo tale fondo fu conservato nella biblioteca di palazzo Malvezzi dove fu "riscoperto" dal figlio del senatore Giovanni Nerio Malvezzi. Nel 1957, Aldobrandino Malvezzi de' Medici ne fece dono all'Ateneo bolognese "in segno di affetto e reverenza per la nostra gloriosa università".