Museo del Pomodoro
c/o Corte di Giarola – Parco fluviale del Taro, Strada Giarola 11
Collecchio

arredi e suppellettili
vetro
latta ritaglio/ assemblaggio
filo di ferro
cm 33 (a)
sec. XX
n. 68
Vecchia latta da conserva (marca Pezziol) ritagliata a cestello e fissata con fili di ferro attorno a un fiasco di vetro, a mo' di protezione.


proteggere il fiasco di vetro
In tempi in cui mancavano le risorse necessarie all’acquisto degli utensili da utilizzare nella vita di tutti i giorni, era normale non buttare via nulla, cercando di riutilizzare tutto il più possibile per risparmiare. Questo accadeva in particolare nell’Italia povera e agricola dove, una volta terminato il prodotto, la lattina della conserva di pomodoro veniva riutilizzata con fantasia e ingegno, avviandosi così a una seconda vita. Poteva essere usata come contenitore per sementi, ferramenta, piccoli oggetti, grassi o vernici, diveniva secchio o vaso per il rosmarino, utile protezione per la testa dei pali delle staccionate, oppure  ritagliata e distesa, si trasformava in lastre di lamiera adatta a sostituire tegole rotte sui tetti, a rinforzare gli angoli delle porte, a irrobustire mobili e botti o a forgiare attrezzi e utensili: dagli imbuti impiegati nella lavorazione del vino, agli innaffiatoi, alle tende a nastro poste sulle porte di casa per impedire che gli insetti entrassero, a giocattoli per i bambini. In questo caso la latta è stata riutilizzata come copri fiasco.