Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Lo stato di conservazione è disomogeneo; il volto ha mantenuto una discreta freschezza, mentre la parte inferiore sinistra della figura presenta stuccature e ridipinture riconducibili al restauro, effettuato prima della pubblicazione del dipinto nel catalogo del 1929. L’intervento modificò il disegno del nastro che orna la pettorina e cancellò la porzione dell’avambraccio destro della dama, ancora visibile in una fotografia precedente (RFM Giuseppe Panini); è presumibile che in origine il ritratto avesse un taglio compositivo più ampio, successivamente ridotto per eliminare parti danneggiate o ritenute poco interessanti. Nel catalogo del 1929 la tela è riferita all’ambito di Alessandro Longhi mentre Ragghianti (1939), che individua nell’ignoto pittore assonanze con i modi di Giuseppe Gambarini, orienta l’attribuzione in area bolognese. Anche questa seconda ipotesi non appare convincente in quanto l’intonazione del dipinto sembra richiamare piuttosto i caratteri della ritrattistica francese del XVIII secolo.