Brisighella
area ad uso funerario
sepolcreto rupestre
ambito culturale dell'età del Rame e dell'antica età del Bronzo
3. millennio/ sec. XVII a.C.
La  grotta conosciuta con il nome di Tanaccia di Brisighella costituisce una delle cavità  più importanti della Vena del Gesso romagnola. All'indiscutibile interesse geologico e speleologico, la Tanaccia unisce il fatto di essere stata sede di antichissime frequentazioni umane, infatti venne utilizzata a scopo funerario dalla piena età del Rame all'antica età del Bronzo.

Importante sia per la sua estensione ed articolazione, sia per i diversi aspetti del carsismo che vi sono documentati, la grotta della Tanaccia si apre a circa 2 km da Brisighella con un grande vano iniziale da cui incominciarono  intorno al 1930 le prime esplorazioni archeologiche. A più riprese vi sono stati recuperati resti archeologici (ceramiche, manufatti litici, reperti metallici) e scheletrici databili fra l’Eneolitico e l’antica età del Bronzo. In questo periodo gli anfratti della Tanaccia furono utilizzati a scopo funerario, in sintonia con  analoghe manifestazioni coeve rientranti nel fenomeno delle cosiddette “grotticelle sepolcrali”.