tela/ pittura a olio
sec. XVII (1615 - 1620)
L'immagine sacra sarebbe poi stata portata, da Veronica stessa, a Roma e qui avrebbe operato il miracolo di guarire l'imperatore Tiberio.
L'opera in oggetto mostra una qualità pittorica e di composizione assai modesta, come si può evincere dalla struttura appiattita della chioma e dalla mancanza di forza espressiva del volto.
Il dipinto è realizzato attraverso un uso limitato di colori derivanti dalle "terre".
L'immagine della Veronica, viene tradizionalmente identificata con un'immagine venerata, a partire dal X secolo nella basilica di San Pietro.
Il dipinto di Cento, nella sua collocazione originaria, è citata per la prima volta nella "Felsina Pittrice" e attribuita a Cesare Gennari, questa paternità è rifiutata d Ragghianti nella catalogazione dell'opera nel 1943, sottolineando la mediocrità dell'opera e propone di collocarla nell'ambito della bottega giovanile del maestro.