Ravenna patrimonio dell'umanità.
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Maioli M. G./ Stoppioni M. L.
Classe e Ravenna fra terra e mare. Città, necropoli, monumenti. Un'avventura della archeologia. Gli scavi nella zona archeologica di Classe
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Classe paleocristiana e paleobizantina
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Libreria Sirri
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Corsi di cultura sull'arte ravennate e bizantina
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Ed. del girasole
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Ravenna romana e bizantina
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Mosaici di Ravenna. Mausoleo di Galla Placidia, Battistero della cattedrale, Cappella arcivescovile, Battistero degli Ariani, Sant'Apollinare Nuovo, San Vitale, Sant'Apollinare in Classe
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Silvana Editoriale
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Ravenna Hauptstadt des spätantiken Abendlandes. Kommentar
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Classe e Ravenna origini cristiane e antichi edifici cultuali
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Mazzotti M.
La basilica di S. Apollinare in Classe
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Pontificio istituto di archeologia cristiana
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Mazzotti M.
Felix Ravenna
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Negrioli A.
Notizie degli scavi di antichità
1915
pp. 152-155
loc.Classe via Romea Sud 216
VI sec. d.C. (535 - 549)
L'edificio, munito di campanile cilindrico risalente al IX o X sec., si presenta a tre navate, separate da una doppia fila di colonne in marmo greco, culminanti nel presbiterio adorno di uno straordinario apparato ornamentale musivo, realizzato in epoche diverse e quindi con evidenti differenze stilistiche.
Il catino absidale è sormontato da una rappresentazione della Trasfigurazione di Cristo sul monte Tabor, in cui Cristo è rappresentato da una croce gemmata (al cui centro appare un medaglione col ritratto aureolato del Cristo) entro un clipeo azzurro ornato da stelle; ai lati del clipeo si trovano i profeti Mosè ed Elia. Al centro dell'abside, entro una cornice paesaggistica verdeggiante e fiorita, campeggia S. Apollinare in atteggiamento orante, attorniato da pecore che simboleggiano il gregge cristiano ovvero i fedeli ravennati, seguaci del loro pastore. Negli spazi tra le finestre trovano posto le effigi dei quattro vescovi fondatori delle principali basiliche ravennati. Anche l'arco trionfale presenta ricche decorazioni musive, su vari registri.
Originariamente affacciato alla strada Reina, un diverticolo della via Popilia che collegava la grande strada romana con Classe, fu successivamente dotato dell'attuale atrio porticato, che ospita marmi ed iscrizioni recuperate dalla chiesa. Numerosi sarcofagi marmorei (V- VIII sec.) sono dislocati anche lungo le navate.
Dal 1996 fa parte dei monumenti tutelati dall'Unesco.