Ravenna
piazza Duomo
edificio di culto
ambito culturale bizantino
V sec. d.C. (400 - 475)
Il battistero si colloca a nord dell'attuale cattedrale riedificata intorno alla metà del XVIII secolo sull'antica basilica Ursiana, eretta per volere del vescovo Orso nei primi decenni del V sec. d.C. Nonostante manchino notizie precise sulla fondazione, è probabile che anche il battistero sia ascrivibile alla stessa committenza. Al tempo del vescovo Neone (450-475) la costruzione fu sottoposta ad importanti lavori di restauro, che interessarono anche la cupola e l'apparato decorativo interno. Le proporzioni attuali risultano alterate a causa dell'interramento di circa 3 m rispetto all’antico piano di calpestio. 

E’ noto anche come Battistero degli Ortodossi, in contrapposizione a quello degli Ariani eretto da Teodorico, e deve la sua unicità al fatto che ha conservato fedelmente l'impostazione originaria nelle forme architettoniche e nell’apparato ornamentale. 

Esternamente la struttura in laterizio, a pianta ottagonale, è scandita da quattro absidi semicircolari, mentre la fascia superiore delle facciate è sottolineata da finestre a doppio archetto, entro una delle quali è murato un frammento di un sarcofago romano in marmo, con cavaliere che brandisce la croce della Vittoria. 

L’interno, caratterizzato da due ordini di arcate, su cui si imposta una grande cupola, reca un ricco apparato decorativo composto dai marmi pregiati e dai mosaici che rivestono la parte bassa delle pareti, dagli stucchi della parte intermedia, e dagli straordinari mosaici della cupola. Si tratta di tre fasce concentriche, al centro delle quali campeggia il medaglione con la scena legata alla funzione stessa dell'edificio: il Battesimo impartito a Cristo sul Giordano da parte di Giovanni Battista. Nella fascia successiva compaiono gli Apostoli in due processioni guidate da S. Pietro e S. Paolo. Nell’anello più basso, entro nicchie rese in prospettiva, si alternano un trono e un altare alludenti alla città celeste ed alla sovranità di Cristo. 
Nella zona sottostante una serie di arcate, con raffigurazioni di animali alternate a scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, inquadrano otto finestre e sedici nicchie in stucco contenenti figure di profeti ad altorilievo risalenti al tempo del vescovo Neone. 

Dal 1996 fa parte dei monumenti tutelati dall'Unesco.