MEUS - Museo Europeo degli Studenti
Via Zamboni, 33
Bologna (BO)
manifattura francese (?)
pialla

legno,
ferro
mm 75 (la) 55 (p) 295 (lu)
sec. XVIII (1726 - 1726)
n. 46 - 000/ Buono 43/ Cat.III
Pialla di legno con parte centrale in ferro. Sul legno, parte superiore della pialla, sono presenti diverse incisioni, formanti delle croci. Inoltre è incisa la data 1726.

La depositio ha costituito per alcuni secoli la cerimonia di iniziazione - comune alle principali università europee ed in particolare a quelle germaniche - alla quale venivano sottoposti i giovani prima di essere accolti come membri delle comunità studentesche: essi erano immaginati come bestie immonde alle quali occorreva troncare corna, segare zanne, limare gli artigli, ripulire le orecchie da ogni impurità, osservando una precisa liturgia. Una volta spogliati degli attributi animaleschi, ai giovani veniva fatto ingoiare sale e vino per purificarne le viscere e finalmente, dopo aver offerto cibo e bevande ai nuovi compagni, essi erano ammessi nel gruppo. La cerimonia era presieduta solitamente dal decano della facoltà delle arti (depositor): lo stesso Lutero presiedette a svariate deposizioni pubbliche e nei suoi discorsi ne sottolineò il carattere fortemente simbolico. Nel corso della prima età moderna, nelle università tedesche questo rito fu ufficializzato dalle autorità accademiche allo scopo di esercitarne il controllo, contenendo le intemperanze che spesso ne contrassegnavano lo svolgimento. Qui il rito sopravvisse più a lungo che altrove: l'ultima testimonianza di una deposizione autorizzata risale al 1774 a Tubinga.